Un gruppo di genitori guidati da un’ esponente di FDI contesta la presenza di due relatrici di Arcilesbica al Liceo Marconi di Pescara. A difesa della scuola intervengono RC e associazioni LGBT.
“No all’insegnamento della Teoria Gender a scuola”. Sono insorti alcuni genitori degli studenti del Liceo Marconi di Pescara alla presenza di Elena Toffolo e Lucia Caponera, due esponenti di Arcilesbica (nella foto), nel panel dei relatori di un incontro didattico svoltosi lo scorso 6 marzo sul tema “Contro la discriminazione, il bullismo e il cyberbullismo”. Nella richiesta preventiva di adesione alla giornata formativa, ha spiegato l’esponente di Fratelli D’Italia Carola Profeta “non erano specificate le reali tematiche affrontate”. Non soltanto, ma tra le doglianze dei genitori vi sarebbe anche una lezione, svolta da una docente curriculare nella quale sarebbe stata illustrata la cosiddetta “Teoria Gender”, un tema -è stato rilevato- che non dovrebbe essere affrontato a scuola, ma nell’ambito familiare, come stabilisce l’art. 30 della Costituzione.
Nel vortice delle polemiche, la dirigenza scolastica e i docenti del “Marconi”, hanno raccolto anche attestati di vicinanza. Dall’Arcigay di Pescara “piena solidarietà alla D.ssa Elena Toffolo e alla Prof.ssa Lucia Caponera che hanno svolto il loro lavoro e la loro opera di educazione civile dettata dal ruolo che rivestono”, e l’esortazione alle istituzioni “a divulgare sempre di più nelle scuole di ogni ordine e grado, una coscienza civile che rappresenta l’educazione umana al rispetto del prossimo e delle differenze, affinché non si verifichino mai più episodi dettati dal classismo, dall’odio di genere e xenofobo”.
Per Maurizio Acerbo di Rifondazione Comunista “Tutte le scuole dovrebbero seguire l’esempio del Liceo Marconi e non lasciarsi intimidire. Questa polemica è pura omofobia anzi lesbofobia, e dimostra quanto ci sia bisogno che la scuola pubblica svolga un’attività educativa su questi temi, come avviene in tutti i paesi europei avanzati. E’ proprio durante l’adolescenza che ragazzi e ragazze subiscono le peggiori violenze psicologiche e fisiche a causa del loro orientamento sessuale. Violenze che li segnano per sempre che provengono sovente da coetanei cresciuti in famiglie e contesti culturali ancora segnati dall’omofobia, molto spesso inconsapevole. Dunque il Liceo Marconi sta facendo il suo dovere”.