“Siamo gli unici ad aver proposto un’alternativa sulle aree di risulta”. Confcommercio Pescara non ci sta ad essere bollata come l’associazione del “no a tutti i costi”.
“Siamo stati etichettati nella conferenza stampa di sabato scorso come l’associazione del no, quando in realtà siamo gli unici che hanno proposto un’alternativa concreta sull’area di risulta”. E’ quanto spiega in una nota il presidente di Confcommercio Pescara Franco Danelli, nel replicare alle affermazioni del sindaco Marco Alessandrini. “La verità” -spiega Confcommercio. “è che con dei piccoli contentini si vuol mettere a tacere la giusta opposizione dei commercianti veri che non vogliono che la città venga svenduta ai privati cedendo loro la gestione dei parcheggi del centro cittadino e dell’area di risulta, nonché migliaia di metri quadri per realizzare in pieno centro nuovi negozi e nuovi appartamenti. Invece i nostri associati vogliono che la gestione dei parcheggi cittadina rimanga pubblica, perché è l’unica strada per mantenere invariate le tariffe attuali, e che la riqualificazione avvenga in modo tale che gli attuali parcheggi vengano eliminati solo dopo che siano stati realizzati quelli nuovi che devono essere almeno il doppio di quelli che oggi abbiamo”.
Danelli ribadisce il suo favore ad un Auditorium nell’area di risulta che possa fungere da attrattore, anche per convegni e congressi, ma nella circostanza ricorda che la proposta di un Teatro o Spazio Funzionale nell’area di risulta fu lanciata proprio dalla Confcommercio di Pescara nel lontano 2005. Ma non si può mettere sul piatto della bilancia l’offerta di un futuro Auditorium” -prosegue il presidente di Confcommercio- “in cambio della concessione ai privati dei parcheggi, le cui tariffe solo a parole si può pensare di calmierare, ed anche la diminuzione di posti auto, la realizzazione di nuovi negozi e di una Stazione degli Autobus sotterranea costosa e insalubre. La verità è che la nostra non è una posizione strumentale ma è solo quello ci chiedono i nostri associati. La campagna manifesti che abbiamo realizzato in tutta la città evidenzia in modo chiaro la nostra posizione che contrappone ai motivi di contrarietà altrettante proposte che potrebbero trasformare un progetto sbagliato in una riqualificazione efficace dell’area in questione. Nel manifesto diciamo anche che l’economia si è fermata e che per farla ripartire sono indispensabili le infrastrutture come il Porto, l’Aeroporto e l’alta velocità ferroviaria con Roma per far arrivare tanta gente a Pescara. Ma contemporaneamente non possiamo sbagliare sull’area di risulta compromettendo il futuro della città e del Centro Commerciale Naturale. Non vogliamo essere complici di questo errore e rivendichiamo la nostra posizione.”
Il servizio del Tg8