Anche il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi esprime il più profondo cordoglio per la scomparsa dell’artista Beverly Pepper, che con la sua opera al Parco del Sole si è legata alla ricostruzione della città.
“La notizia di questa immane perdita per la nostra città e per tutto il mondo dell’arte e della cultura – ha dichiarato il primo cittadino – ci trova profondamente commossi e addolorati. Beverly Pepper, esponente di spicco della Land Art, oltre ad aver scritto una delle pagine più proficue, significative e rivoluzionarie dell’arte contemporanea, incidendo intensamente sul mondo della cultura e del sapere, ha legato per sempre il suo nome alla rinascita e alla ricostruzione della città dell’Aquila, grazie alla ideazione e realizzazione dell’Amphisculpture del Parco del Sole. L’opera è stata insignita, lo scorso anno, di una menzione speciale nell’ambito del prestigioso Premio Paesaggio del Consiglio d’Europa, per la sua capacità di ricongiungere passato e presente, di incidere sulla rigenerazione urbana di un centro che aveva subito una catastrofe come il terremoto e per la sua funzione di carattere culturale e aggregativa.
Il sisma, infatti, – ha proseguito Biondi – ha costretto a modificare prospettive e visioni e, soprattutto, linguaggi. Al cemento e alle malte andava necessariamente aggiunta la ricostruzione anche sociale e identitaria. La realizzazione dell’Amphisculpture, nata nell’ambito del progetto “Nove artisti per la ricostruzione”, a cura della critica d’arte Roberta Semeraro, nacque proprio per rispondere a questa necessità. L’arte del presente diventava dunque sublimazione del passato, facendosi racconto di una tragedia che resterà per sempre nella memoria della collettività, e, al tempo stesso, rappresentazione plastica della sua rinascita. Il dialogo tra passato e presente si rispecchia oggi anche in quello tra scultura e paesaggio, perché l’opera di Beverly Pepper nasce per luogo e a quel luogo si adatta, si modella, con quel luogo si compenetra. Il paesaggio si trasforma nell’opera dell’arte, l’opera d’arte respira nel paesaggio. L’inaugurazione dell’Amphisculpture fu un evento per tutta la città, una grande festa di musica e di colori, proprio come la volle Beverly Pepper, che ci tenne a presenziare.
Newyorchese di nascita, italiana di adozione, resterà per sempre nella memoria e nella storia della Città dell’Aquila, per il dono meraviglioso che ha voluto farci in un momento drammatico. Il suo contributo alla rinascita è stato fondamentale e generoso. La Municipalità aquilana – ha concluso il sindaco Biondi – le serberà per sempre riconoscenza e profondo affetto. Resta la sua opera, superba ed evocativa, moderna ma ricca di richiami all’arte classica e al passato, ancora più suggestiva nelle giornate di sole. Come un sorriso che ha voluto regalarci, ormai parte dell’immagine e del cuore della città”.
Anche il presidente del Consiglio regionale dell’Abruzzo, Lorenzo Sospiri, esprime il cordoglio per la morte dell’artista statunitense Beverly Pepper. La notizia della scomparsa, all’età di 97 anni, è stata diramata ieri dal “New York Times” e confermata dalla figlia, la poetessa Jorie Graham. La Pepper aveva visitato la sede del Consiglio regionale nell’ottobre 2017, in occasione dell’accordo con le istituzioni aquilane per la donazione di due sculture oggi collocate presso il “Parco del sole”, le “Colonne di Narni”. Sempre l’Emiciclo era stata la sede di presentazione del progetto di “Amphiteather”, il grande teatro all’aperto che, come aveva dichiarato l’artista, mirava ad essere “una scultura ambientale che le persone possono utilizzare, non solo per eventi teatrali, ma anche per scopi sociali e culturali”. L’opera è stata inaugurata nell’agosto del 2018, in concomitanza con l’apertura del restaurato “Parco del sole”. La promozione del progetto di Beverly Pepper per l’Aquila aveva ricevuto il sostegno dall’Ambasciata degli Stati Uniti d’America. L’iniziativa rientrava nell’ambito di un più vasto programma denominato “Nove artisti per la ricostruzione” a cura del critico d’arte, Roberta Semeraro, proposto nel 2010 al Comune dell’Aquila.