Fino a 300mila euro di danni per ogni bimbo tra le cifre richieste dai legali di parte civile nel processo per i presunti maltrattamenti all’asilo nido de L’Aquila Cip e Ciop.
Il processo a carico di tre educatrici e della direttrice si aprirà nel prossimo mese di giugno, ma già vengono quantificate dalle parti lese le cifre richieste per i risarcimenti, se dovessero essere confermate le accuse di maltrattamenti ai bimbi dell’asilo nido Cip e Ciop de L’Aquila. Le richieste oscillano attorno ai 300mila euro per ogni bambino, con provvisionale di 100mila euro. Una cifra -hanno spiegato i legali che assistono le famiglie- a cui si perviene sommando il “trauma psichico complesso” subito dal minore in una età decisiva per lo sviluppo della sua personalità, al “patimento psicologico subito dai familiari stessi del piccolo”. Conseguenze che in aula saranno suffragate -annunciano i legali- da perizie circostanziate, che dovranno accompagnare gli accertamenti dei fatti per i quali sono stati contestati alle educatrici il reato di maltrattamenti, e alla direttrice l’omesso controllo. Le indagini che hanno portato ai quattro rinvii giudizio sono state svolte dalla squadra mobile de L’Aquila.