I nuclei di cure primarie, essenziali per la medicina del territorio, rimangono a rischio chiusura. “La Asl 1 ad oggi non ha fornito risposte chiare e i medici non vengono sostituiti”, dichiarano i sindacati di categoria in conferenza stampa
I nuclei che operano sul territorio comunale dal 2007 in modo associato, sono aperti a L’Aquila 13 ore al giorno per garantire la continuità di cure di base a tutta la popolazione. in città ci sono 4 Nuclei, distribuiti sul territorio comunale per assicurare la massima accessibilità delle cittadine e dei cittadini all’assistenza di base (a ovest della città vicino all’Ospedale, ad est nei pressi dell’ex-Ospedale di Collemaggio e con una sede periferica a Paganica, a nord della città nei quartieri San Francesco e Torrione).
“Nel nucleo di Collemaggio sono rimasti solo cinque medici, e a breve 4. La ASL dell’Aquila, a differenza delle altre, ha avviato uno smembramento dei nuclei impendendo la sostituzione dei medici e minacciando la fruizione di un servizio che era per circa 50 mila utenti. e che va avanti grazie ai giovani medici che hanno preso in carico gli assistiti assegnati al personale in quiescenza”. Intanto sono state raccolte già tantissime firme e il 22 febbraio ci sarà una grande manifestazione sotto la direzione regionale della ASL.