Azienda Maiella-Morrone, quale futuro? Gliene avevano promessi quattro, ne è arrivato metà di uno: gli stipendi arretrati dei 63 lavoratori dell’azienda speciale Maiella-Morrone continuano a fare capolino all’orizzonte per poi sparire nel nulla.
Il 10 novembre era stata l’assessore regionale al Lavoro Marinella Sclocco ad annunciare a breve l’arrivo di quattro mensilità, a fronte dell’unica percepita per quasi un anno di lavoro. La rassicurazione era arrivata in una riunione dai toni accesi tra i rappresentanti della Regione e i 16 Comuni dell’Ambito sociale 35 e della Comunità montana Maiella-Morrone, soci dell’omonima azienda pubblico-privata che gestisce i servizi sociali del territorio. La promessa fin qui è stata disattesa e i 63 dipendenti non riescono ancora a vedere una luce in fondo al tunnel. La società è in liquidazione per la gravissima crisi finanziaria che attraversa, dovuta sia al mancato pagamento da parte di alcuni dei Comuni serviti che all’indebitamento già finito nelle fauci di Equitalia; l’amministratore Oscar Pezzi è dimissionario dall’ottobre scorso, i lavoratori continuano ad operare in proroga, senza sapere se e quando verranno pagati e soprattutto se nel loro futuro ci sia ancora un lavoro. Da precisare che i dipendenti dell’azienda Maiella-Morrone, che si occupa di servizi sociali e di interventi socio- assistenziali destinati a disabili, famiglie e persone in disagio, non hanno mai sospeso i propri compiti. Di tutto questo, crisi attuale e prospettive future, si parlerà nell’incontro di lunedì mattina, ad Alanno, tra i rappresentanti sindacali e il commissario della Comunità montana Maiella-Morrone.