La Procura di Vasto ha aperto un fascicolo per omicidio colposo per il caso ancora tutto da chiarire del bimbo morto a San Salvo durante il trasporto al “San Pio”. Si attende l’autopsia.
Ci sono ancora diversi aspetti da chiarire nel caso del bimbo di 3 anni di San Salvo deceduto mentre veniva trasportato all’ospedale San Pio di Vasto. Gli investigatori dei Carabinieri sono chiamati ad accertare soprattutto se la chiamata del padre al 118 sia stata tempestiva. L’uomo, un operaio originario di Cupello, ha detto che ha fatto di tutto per salvare il piccolo, tentando egli stesso una prima rianimazione e chiamando i soccorsi dopo aver visto che non respirava. Ma non è chiaro quando realmente il bimbo si sia sentito male, e quanto tempo dopo sia avvenuta la chiamata al 118, al cui arrivo la madre del piccolo, una nordafricana, non era presente in casa. La donna era infatti andata via dall’abitazione da alcuni mesi, e si sta tentando di rintracciarla. Va chiarita anche la natura di alcuni lividi sul corpo del bambino: potrebbe trattarsi di una caduta in casa, anche perché non vi sarebbero segni di violenza fisica. A sciogliere i dubbi sarà l’autopsia, che è stata affidata al medico legale Pietro Falco su disposizione della PM Gabriella De Lucia, la quale ha aperto un fascicolo con l’ipotesi di omicidio colposo.
Aggiornamento ore 20.30
Il sostituto procuratore del Tribunale di Vasto Gabriella De Lucia conferirà domani mattina, al responsabile del Servizio di medicina legale dell’Asl Lanciano-Vasto-Chieti Pietro Falco, l’incarico di eseguire un’autopsia giudiziaria che accerti le cause del decesso del bimbo di tre anni soccorso ieri in casa dal padre, a San Salvo, e giunto morto nell’ospedale di Vasto. Al momento il magistrato ha aperto un fascicolo, come atto dovuto, senza alcuna ipotesi di reato, in considerazione anche della notizia, non confermata ufficialmente dagli ambienti investigativi, che il giorno prima della morte il piccolo sarebbe caduto battendo la testa a terra. Sulla base dei quesiti posti dal pm, Falco si riserverà di stabilire quando dare inizio all’autopsia, che sarà eseguita nell’obitorio dell’ospedale San Pio da Pietrelcina.