13 anni di arretrati per il bollo auto. In Abruzzo la Regione chiede il risarcimento alla vedova. Il marito è morto in Macedonia dal ’99 in un incidente stradale.
Il clamoroso caso è stato denunciato all’associazione di tutela dei consumatori “Robin Hood”, che a sua volta ha chiesto l’intervento del Garante del Contribuente. L’incidente in cui l’uomo perse la vita avvenne in Macedonia nel lontano 1999. L’auto coinvolta, immatricolata in Abruzzo, non venne rimpatriata perché ridotta ad un ammasso di lamiere. Per la vedova, oggi 46enne, le grane iniziano con le richieste da parte della Regione dei pagamenti dei bolli a partire dal 2000, fino all’accumularsi della consistente cifra di 7400 euro. Inutili tutte le trafile burocratiche con il Consolato: per evitare di pagare il bollo ci vuole la perdita di possesso tramite vendita dell’auto o l’attestato di demolizione, impossibile da procurarsi in Macedonia se non con il rimpatrio dei… rottami a costi esorbitanti. Ma la burocrazia non conosce… buonsenso, e quindi la donna è stata costretta a ricorrere al Garante del Contribuente, che le ha dato ragione, sulla scorta di una circolare ministeriale che specifica come la perdita di possesso possa essere attestata anche attraverso una “documentazione terza”. E sono stati annullati proprio in questi giorni i primi bolli arretrati.