Il sindaco di Bussi Lagatta e il portavoce del comitato cittadino condannati dal tribunale per non aver fatto richiesta scritta di una manifestazione a Pescara
Il tribunale di Pescara ha condannato il sindaco di Bussi Salvatore Lagatta e il portavoce del comitato cittadino “Bonifichiamo e reindustrializziamo Bussi” Giuseppe Di Berardino ad una pena (sospesa) di un mese e 10 giorni di di arresto (o una ammenda di 3900 euro ciascuno), per aver organizzato, senza aver chiesto autorizzazione nelle forme dovute, un volantinaggio a Piazza Salotto a Pescara contro una misura contenuta nella legge di stabilità. La protesta, con un pullman partito da Bussi, si tenne il 6 dicembre dello scorso anno, fu organizzata dal presidente del comitato, dal Sindaco e alcuni concittadini che distribuirono volantini, soltanto avvisando telefonicamente i carabinieri di Bussi e -secondo l’accusa- senza chiedere la dovuta scritta e formale autorizzazione alla Questura. Quest’ultima -comunque informata dai colleghi dell’Arma- inviò la Digos a vigilare sulla manifestazione che fu fatta svolgere ugualmente.
Il sindaco Lagatta, che impugnerà la sentenza, ha testualmente dichiarato a Il Messaggero “Nessuno ci ha detto che dovevamo fare una richiesta scritta”. Ma “ora c’è qualcosa di più importante da occuparci: l’entrata in vigore del decreto che restituirà le aree al Comune, che poi potrà cederle alla farmaceutica di Alberto Filippi”. E almeno in questo caso c’è da sperare che ci si ricordi… che occorre farlo per iscritto.