Calciatori di serie B e C in cassa integrazione?

Secondo quanto emerso dalle riunioni tra Leghe e Federcalcio, è al vaglio anche l’ipotesi della cassa integrazione per i calciatori professionisti. In questo caso sarebbe esclusa la serie A.

A scriverlo è  “La Gazzetta dello Sport”, spiegando che nelle riunioni tra le componenti del calcio italiano svoltesi nei giorni scorsi, quella della Cassa Integrazione è stata una delle proposte su cui si sono pronunciati i club, e successivamente è stata accolta anche dalla Federazione guidata da Gabriele Gravina (nella foto).

La decurtazione degli ingaggi infatti colpirebbe tutti i calciatori professionisti, ma con una diversa consistenza. Nel documento che la Federcalcio inoltrerà al Governo ci sarà una specifica: la richiesta di estensione della cassa integrazione e contratti di solidarietà per i lavoratori non sportivi ed eventualmente anche agli sportivi di B e C.

A confermare l’ipotesi anche il presidente del Potenza, consigliere della Lega di C e parlamentare Salvatore Caiata: «Il consiglio di Lega mi ha incaricato di seguire alla Camera l’iter per la cassa integrazione ai calciatori, ma non possiamo chiedere di più allo Stato. Se vogliamo sopravvivere, dobbiamo autoregolamentarci», ha detto, aggiungendo che se non si tornerà in campo «la stagione andrebbe annullata nei suoi effetti giuridici, per alleggerire i club di spese insostenibili. Se non si vuole correre il rischio di un’ecatombe di società piccole e medie, va neutralizzato per il 2020-21 il sistema delle licenze nazionali mantenendo valide le garanzie prodotte la scorsa estate».

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.