Ancora centinaia di tir incolonnati sulla ss16 in Abruzzo, mentre il giudice conferma il sequestro con i provvedimenti restrittivi sui viadotti. Il prefetto di Teramo chiede un tavolo di coordinamento nazionale.
Ancora centinaia di Tir incolonnati e otto chilometri di coda, ieri sera lunedì 20, sull’autostrada A14, in direzione Nord, in uscita al casello di Città Sant’Angelo-Pescara Nord a causa dell’ interdizione ai mezzi pesanti del tratto compreso tra Pescara Nord e Atri Pineto, su disposizione del gip del Tribunale di Avellino. Di conseguenza per ore si è proceduto a passo d’uomo sulla strada statale 16, tra Città Sant’Angelo, Silvi e Pineto.
Sempre come conseguenza dei provvedimenti dell’autorità giudiziaria resta chiusa la stazione di Roseto degli Abruzzi in uscita per chi proviene da nord e in entrata per chi è diretto verso nord. Il casello è bloccato dal 7 dicembre scorso.
Dopo l’ennesimo no al dissequestro da parte del gip di Avellino, vertice in Prefettura a Teramo –
Chiedere un tavolo di coordinamento nazionale sulla situazione della viabilità lungo la strada statale 16, che dopo la chiusura ai mezzi pesanti del viadotto Cerrano dell’autostrada A14 è stata letteralmente invasa dai tir creando problemi e disagi nei comuni della costa teramana attraversati dall’importante arteria. E’ l’impegno assunto dal prefetto Graziella Patrizi nel corso della riunione in Prefettura con i sindaci dei comuni interessati, il presidente della Provincia Diego Di Bonaventura, le forze dell’ordine, rappresentanti della società Autostrade e un rappresentante degli autotrasportatori. La decisione è stata assunta anche alla luce delle notizie sul rigetto, da parte del gip di Avellino, delle ultime richieste di dissequestro presentate dalla società Autostrade.
“La situazione è sempre più preoccupante – commenta il sindaco di Pineto Robert Verrocchio -. Oggi nel tavolo in provincia abbiamo ragionato su varie ipotesi per limitare il passaggio dei mezzi pesanti sulla statale 16 e deviare il traffico su altre strade. Ma si tratta di una questione nazionale e per questo il prefetto si è impegnato a chiedere un tavolo di coordinamento a livello nazionale”.
Intanto i sindaci, in un tavolo parallelo che si era svolto a Silvi in mattinata e al quale ha partecipato anche il presidente della Provincia, hanno parlato di eventuali ordinanze per vietare il passaggio dei tir sui loro territori. “Siamo coscienti che potrebbero esserci ulteriori disagi – spiega Verrocchio – ma noi abbiamo da un lato il problema immediato di garantire l’incolumità pubblica a fronte dell’aumento esponenziale del traffico pesante sulle nostre strade e dall’altro quello di affrontare un’emergenza che potrebbe peggiorare”. La paura è che il perdurare della situazione, con l’approssimarsi della Pasqua, possa creare danni anche in termini turistici.