Caro pedaggi autostrade, tutto fermo da tre mesi

Le trattative sul caro pedaggi di A24 e A25 sono arenate e la stangata è sempre più vicina. Per questo parlamentari abruzzesi e laziali sono pronti a fare nuove pressioni sul governo affinché si blocchino gli aumenti. E l’obiettivo è una soluzione definitiva

I sindaci e gli amministratori del comitato sono tornati ad incontrarsi e a incontrare senatori e deputati abruzzesi e laziali a Carsoli, e chiedono con forza di sapere pure a che punto è l’approvazione del Piano economico finanziario, grazie al quale gli aumenti potrebbero essere congelati.

Oltre agli amministratori di Abruzzo e Lazio sono intervenuti l’onorevole Stefania Pezzopane, la senatrice Gabriella Di Girolamo, il senatore Luciano D’Alfonso per l’Abruzzo, la senatrice Loredana De Petris e l’onorevole Roberto Morassut per il Lazio.

Il dossier sul caro pedaggi è a Palazzo Chigi ma non si hanno notizie ulteriori. I presenti hanno quindi preso l’impegno di chiedere un incontro col Governo. Il Comitato però non si fermerà e chiederà nuovamente al ministro Enrico Giovannini delle risposte.

“È una corsa contro il tempo perché come ormai si sa gli aumenti sono stati bloccati a dicembre scorso per dare la possibilità di trovare una soluzione che non è stata trovata. Dal 1 gennaio al 1 luglio è il lasso di tempo per procedere con l’approvazione del Pef. Sono passati ben tre mesi però e non si hanno notizie, ed il rischio è che si arrivi all’estate senza soluzione alcuna. È ovvio che i rincari sarebbero una autentica mazzata per le aree interne si è detto più volte, per pendolari e autotrasportatori. Aumenti che sarebbero ancora più gravi nel quadro di crisi energetica con gli aumenti di benzina e gasolio”, ha sottolineato al Tg8 Velia Nazzarro, sindaca di Carsoli e coordinatrice della protesta.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.