Allevava 40 cani meticci condividendo con loro un appartamento di 50 metri quadrati in condizioni di profondo degrado: protagonista della vicenda un uomo di 53 anni di Castellafiume denunciato dai Carabinieri Forestali di Pereto per maltrattamento di animali e smaltimento illecito di rifiuti.
Per quest’ultima accusa sono state denunciate altre tre persone. La scoperta dell’allevamento è avvenuta dopo l’esecuzione di perquisizioni – disposte dalla Procura di Avezzano – delle abitazioni dei presunti autori dell’illecito smaltimento di rifiuti contenuti in grandi bidoni neri ritrovati occultati in varie zone dei comuni di Carsoli, Oricola e Rocca di Botte, in provincia dell’Aquila. Negli ultimi mesi, i militari di Pereto hanno seguito e individuato gli autori dell’abbandono dei recipienti, spesso avvolti e sigillati in grandi sacchi neri e contenenti deiezioni solide e liquide di cani. Durante la perquisizione dell’abitazione del 53enne i carabinieri hanno trovato uno scenario di degrado: in cinquanta metri quadrati, il soggetto conviveva con 40 cani meticci, tutti senza microchip. Il servizio veterinario della Asl ha preso in carico i cani ed ha disposto il loro ricovero nel canile “Comar Farm” di Collelongo (L’Aquila), mentre il 118 ha trasportato l’uomo in una struttura ospedaliera per accertamenti.