Si chiama “Papillon”, la squadra di rugby dei detenuti del carcere di Castrogno di Teramo, che nasce nell’ambito di un protocollo d’intesa con il Centro Sportivo Italiano.
L’obiettivo è quello di “educare e rieducare attraverso lo sport”. Stefano Liberatore, direttore della casa circondariale ha rimarcato l’importanza della pratica sportiva positiva all’interno delle strutture carcerarie:
“Il sistema penitenziario – ha evidenziato – non deve essere concepito solo ed esclusivamente sotto l’aspetto della sicurezza, oggi il carcere va verso un’altra tendenza che e’ quella della risocializzazione e rieducazione. Il carcere e’ un luogo di formazione sociale quindi sono ben accette le attivita’ sportive concepite come strumento di aggregazione e socializzazione”.
“Questo progetto prende il via nell’Anno Straordinario della Misericordia indetto da Papa Francesco – sottolinea il presidente provinciale del Csi, Angelo De Marcellis – il quale ci invita ad essere attenti alle problematiche degli ultimi e noi come Centro sportivo italiano siamo contenti di rivolgere una particolare attenzione verso chi, spesso, non e’ al centro dei pensieri della collettività”
Il servizio del Tg8: