Consorzio di Bonifica Sud: le due centraline sono ancora senza permessi e autorizzazioni da parte del Genio Civile. Lo dichiara il Presidente della Commissione di Vigilanza Mauro Febbo.
Per l’esponente di Forza Italia “Al Consorzio di Bonifica Sud si continua a governare in maniera inusuale e poco trasparente”. Le due centrali di proprietà del Consorzio di Bonifica Sud inaugurate in pompa magna dal Presidente D’Alfonso a novembre scorso in località ‘Bufalara’ di Cupello “sono ancora sprovviste di regolare autorizzazione per derivare acqua ad uso idroelettrico da parte degli Uffici del Genio Civile della Regione Abruzzo. Un fatto inaudito e molto grave è quello assunto proprio da parte del Presidente della Regione il quale, visto la mancata conclusione delle procedure istruttorie, abbia ugualmente accelerato, voluto e presidiato all’inaugurazione e benedizione dei due impianti attraverso un convegno e annessa passerella politica tutta circoscritta ovviamente al Partito Democratico”.
Febbo ricorda che sono impianti realizzati da una società privata di Vasto attraverso un progetto di finanza pubblica per un investimento di oltre due milioni di euro. “Gli stessi responsabili – spiega Febbo – dell’Ufficio Servizio del Genio Civile Regionale di Chieti, dopo mia esplicita richiesta scritta, rispondono il 27.12 attraverso una nota circoscritta dove rivelano come ‘questo Servizio venuto a conoscenza, a mezzo stampa, che il Consorzio di Bonifica Sud di Vasto aveva in data 20.11.2017 proceduto alla inaugurazione delle due centraline idroelettriche, ha immediatamente convocato il Consorzio di Bonifica di Vasto affinché relazionasse su quanto accaduto’. Siamo di fronte all’ennesima dimostrazione della Regione Facile e Veloce targata centrosinistra dove, pur di iniziare a tagliare i nastri, si continua a infrangere regole, norme e leggi vigenti. Infatti – continua Febbo – sempre nella nota scritta dal Servizio Genio Civile si legge come oltre alla mancata acquisizione da parte del Consorzio delle autorizzazioni e dei nulla-osta si dovrà anche regolarizzare il canone annuo per l’uso richiesto con il recupero di quello dovuto a partire dall’attivazione delle due centraline, l’addizionale regionale e le polizze fideiussorie. Praticamente atti propedeutici che dovevano essere elaborati, disciplinati e decisi prima dell’inaugurazione per regolare proprio i rapporti tra la Regione Abruzzo e il Consorzio di Bonifica Sud. Ovviamente tutt’oggi, a circa tre mesi dall’inaugurazione delle due centrali, sono atti ancora in via di definizione. Mi preme rimarcare – conclude Febbo – come al Consorzio di Bonifica Sud si continui, dopo la nomina di ben quattro Commissari in tre anni e mezzo, con una gestione poco oculata e attenta dove la situazione finanziaria non migliora e aumentano invece gli incarichi a professionisti esterni. Pertanto, dopo l’aumento nel 2016 dei ruoli del 57% e la promessa di rivedere tale canone, permangono ancora molte ombre sulla gestione dell’Ente”.