Dopo il caso sospetto di un bimbo ricoverato a Pescara e la conseguente profilassi su un centinaio di persone, termina l’allarme meningite a Popoli: si trattava di un’ altra infezione
Le procedure di profilassi erano scattate appena dopo capodanno: ad innescarle è stato il ricovero di un bimbo di 11 anni di Popoli nel reparto di pediatria dell’ospedale di Pescara, per presunta infezione da meningite meningococcica. Il solo sospetto del contagio ha fatto scattare, con i dovuti accorgimenti di riservatezza, l’automatico e necessario protocollo di profilassi, che ha coinvolto un centinaio di persone venute a contatto con il bambino. Un gruppo particolarmente numeroso, in quanto il piccolo aveva partecipato con i suoi familiari ad un cenone di San Silvestro in un locale di Sulmona. Sono stati rintracciati tutti i partecipanti al veglione e sottoposti a profilassi antibiotica. Nel frattempo, intanto, gli accertamenti sul bimbo hanno escluso la meningite; si trattava di un’altra forte infezione batterica, adesso in via di regressione. Ma la notizia aveva intanto già creato un certo allarme: a Sulmona e a Popoli in questi giorni, in molti che ne erano venuti a conoscenza si erano accalcati negli ospedali e negli ambulatori per richiedere il vaccino.