Da troppo tempo ormai l’aria dello Scalo, a Chieti, è irrespirabile. Decine e decine sono le denunce dei cittadini residenti a Selvaiezzi che da mesi respirano un’aria maleodorante di plastica bruciata e uova marce, costretti, quando il fetore diventa insopportabile, a chiudersi in casa, sigillando porte e finestre, e a indossare addirittura mascherine per attenuare la puzza nauseabonda.
La lamentela dei residenti è stata raccolta anche dalla politica: il sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, ha infatti denunciato l’insostenibile situazione, ma nessuna risposta sembra essere arrivata, dopo mesi di attesa, da Asl e Arta, tra i tanti chiamati in causa.
I più puntano il dito contro le file di tir che dal Nord Italia arrivano a Chieti Scalo per scaricare autobotti contenenti, presumibilmente, rifiuti chimici: potrebbe giungere da lì la risposta alla puzza che da mesi inquina lo Scalo teatino.