Era da tutti considerato il re del dubbotte, maestro e musicista di Chieti che attorno alla musica aveva costruito la sua vita: ieri, a 89 anni, se n’è andato Antonio Di Leonardo, vittima di un male che non gli ha dato scampo.
Le sue fisarmoniche e i suoi dubbotte non si limitava solo a farli suonare, traendone melodie e suoni perfetti, ma a costruirli e ripararli. La sua è stata una vita imperniata sulla musica e che fu proprio la musica a salvare, come accadde negli anni della seconda guerra mondiale, quando, prelevato dai Tedeschi per essere deportato in Germania, Antonio si salvò suonando una fisarmonica: i militari si innamorarono di quelle note e della passione del maestro e decisero di tenerlo con sé, affinché allietasse le truppe tedesche. Di Leonardo andò anche in Canada, dove imparò l’arte della riparazione dei pianoforti che gli tornò utile quando, rientrato in Italia, mise a disposizione la sua professionalità per la “Città della musica”.
Il maestro Antonio Di Leonardo lascia moglie, figli e nipoti. I suoi funerali si terranno oggi alle 16 nella cattedrale di San Giustino a Chieti.