Nel salone di rappresentanza di Palazzo del Governo di Chieti, cerimonia di conferimento dei premi e diplomi attribuiti dall’Accademia Italiana della Cucina ad aziende e ristoranti del territorio.
Alla cerimonia, cui hanno presenziato numerose autorità ed accademici della Cucina, sono intervenuti il Prefetto di Chieti, Giacomo Barbato a fare gli onori di casa, il Delegato di Chieti dell’Accademia Italia della Cucina, Nicola D’Auria, e Mimmo D’Alessio, Consigliere di Presidenza dell’Accademia Italiana della Cucina.
Alla “Natural Industria di Bucchianico” e a “I segreti di Donna Anna” di Lama dei Peligni è stato conferito il Premio “Dino Villani”, istituito in memoria di uno dei Fondatori e a lungo Vice-presidente dell’Accademia, e riservato ai titolari delle aziende artigianali o piccolo-industriali che si distinguono da tempo nella valorizzazione dei prodotti alimentari italiani con alti livelli di qualità.
Alla storica Pasticceria “D’Orazio” di Chieti è andato il Premio “Massimo Alberini”, intitolato al grande giornalista e storico della gastronomia, collega di Orio Vergani, presente alla fondazione dell’Accademia di cui è stato Vice Presidente D’Onore, ed assegnato, a nome della Delegazione, a quegli esercizi commerciali che da lungo tempo, con qualità costante, offrono al pubblico alimenti di produzione propria, lavorati artigianalmente con ingredienti di qualità eccellente e tecniche rispettose della tradizione del territorio.
Il “Diploma di Buona Cucina”, riservato ai ristoranti e alle trattorie di cucina italiana, in Italia e all’estero, che operano nel rispetto della tradizione e della qualità e che siano inseriti nella “Guida ai Ristoranti” con un minimo di 3 tempietti, è stato conferito al Ristorante “Sant’Eufemia” di Fara Filiorum Petri (nella foto).
Esprimo il sentimento di gratitudine a nome di tutta la Delegazione – commenta Nicola D’Auria, Delegato di Chieti dell’Accademia Italiana della Cucina – per il grande onore che ci è stato riservato dal dottor Giacomo Barbato, Prefetto di Chieti, il quale ha voluto riservare una meravigliosa ospitalità a questo evento. E’ il segno della sua grande sensibilità e della volontà concreta di tenere vivo e intenso il rapporto delle Istituzioni con il territorio. Aggiungo la gioia e la grande soddisfazione per i riconoscimenti che l’Accademia Italiana della Cucina ha attribuito alle realtà del nostro territorio che, come Delegazione, abbiamo segnalato ma che hanno potuto meritare il riconoscimento dopo un severo e scrupoloso esame da parte delle diverse commissioni nazionali. Per noi – conclude Nicola D’Auria – è la conferma delle grandi qualità di cui è ricco il nostro territorio, a cominciare da quello che è il fulcro del nostro impegno accademico, cioè la tutela delle tradizioni della cucina e di quanto attorno ad essa ruota a livello industriale ed artigianale.