Il Gup di Luca De Ninis rinvia a giudizio il neonatologo di Chieti Sabatino, accusato di abusi sulle madri dei piccoli pazienti. La difesa aveva eccepito la “non imputabilità legata all’uso di farmaci”.
Ma queste motivazioni, al centro anche di una perizia in udienza preliminare, non risparmieranno a Giuseppe Sabatino, ex primario di neonatologia al “clinicizzato” di Chieti, un processo per violenza sessuale. Il professionista venne arrestato nel luglio del 2014 con l’accusa di abusi sessuali commessi nei confronti delle madri dei neonati in cura. C’è attesa per le motivazioni del provvedimento di rinvio a giudizio da parte del Gip, anche perché una perizia affidata a suo tempo dallo stesso De Ninis a un neurologo e ad uno psichiatra aveva concluso che Sabatino -il quale assumeva dei farmaci per la cura del Parkinson- era totalmente incapace di volere, ma “la capacità di intendere era compromessa, ma in misura non giuridicamente rilevante nel momento in cui commetteva gli abusi”. Un esito, che secondo il Gup, non è tale da evitare almeno il processo all’imputato. E -in sostanza- il dibattimento che si svolgerà davanti al tribunale di Chieti in composizione collegiale sarà tutto imperniato sul filo delle perizie: da un lato l’accusa e le parti civili che faranno leva sulla almeno parziale lucidità di Sabatino, dall’altro la difesa pronta a giocare la carta della incapacità legata all’assunzione di farmaci per la cura del Parkinson.