Chieti: senza farmaci non controllava impulsi sessuali il dottor Giuseppe Sabatino, primario di Neonatologia al policlinico, arrestato nel luglio del 2014.
E’ stato reso noto il risultato della perizia effettuata a carico di Giuseppe Sabatino, l’ex primario di Neonatologia del policlinico di Chieti arrestato nel luglio 2014 per violenza sessuale e corruzione (quest’ultima poi stralciata). Al momento dei fatti l’uomo sarebbe stato totalmente incapace di volere, mentre la sua capacità di intendere era compromessa in misura non giuridicamente rilevante. A disporre la perizia era stato il gup del Tribunale di Chieti, Luca De Ninis. L’esame è stato eseguito dal dirigente medico di neurologia di Bologna, Andrea Stracciari, e dallo psichiatra Vittorio Bocola. A determinare in Sabatino il mancato controllo degli impulsi sessuali sarebbero stati i farmaci assunti per curare il Parkinson. Secondo l’accusa la violenza sessuale si era consumata su nove donne, pazienti del dottor Sabatino.
“I comportamenti di ipersessualità inappropriata – hanno concluso i due periti rispondendo ai quesiti del giudice – sono l’espressione di un discontrollo dell’impulsività causato dall’effetto dopaminergico dei farmaci antiparkinsoniani assunti, in primis del Pramipexolo”.
Comunque, sempre secondo la perizia, l’ex primario non può né deve essere considerato attualmente una persona socialmente pericolosa. Per gli avvocati delle parti civili resta tuttavia il forte dubbio riguardo alla incapacità di volere, vista la poco chiara distinzione sul perché l’imputato selezionasse le proprie vittime piuttosto che assumere un comportamento indiscriminato. Sabatino fu arrestato in seguito alle riprese effettuate da una telecamera nascosta posizionata dai carabinieri dentro il suo studio in ospedale. Le immagini avevano testimoniato atti sessuali compiute su alcune donne, madri e parenti strette dei piccoli pazienti ricoverati nel reparto da lui diretto. L’udienza conclusiva si terrà il prossimo 2 marzo.