A Chieti sul tentato omicidio del cognato per 50 euro il Gip ha deciso: Di Nenno non esce dal carcere.
Resterà in stato di detenzione a Chieti, Antonio Di Nenno, il 27enne originario di Penne, ma residente in provincia di Ascoli Piceno, arrestato lo scorso 14 novembre dai carabinieri con l’accusa di tentato omicidio. Questa la decisione del gip del Tribunale di Chieti Antonella Redaelli, che ha convalidato l’arresto dopo l’interrogatorio di garanzia.
Di Nenno, al culmine di una lite con il compagno della sorella, a casa di quest’ultima in Via dei Lucani a Chieti, aveva cercato di colpire il cognato con un coltello da cucina. All’arrivo dei carabinieri si era barricato in casa, uscendone solo dopo una lunga trattativa con il capitano dell’Arma.
Alla base della lite, secondo quanto accertato, motivi economici: 50 euro. Il cognato Massimo sta bene e guarirà in 10 giorni. Ma secondo gli inquirenti Di Nenno ha mancato la gola del cognato solo perché una terza persona, presente alla drammatica lite, gli ha afferrato il braccio e deviato i colpi.