Chieti, vertenza Thales: rischia di saltare il confronto tra le parti previsto per lunedì davanti al Mise, dopo la decisione dei sindacati di non presenziare l’incontro romano con la direzione aziendale francese.
Il confronto era stato sollecitato più volte dai lavoratori abruzzesi, ma mai accolto dai vertici francesi, ritenendo che potesse già bastare la presenza della direzione italiana per risolvere la vertenza.
“L’assemblea dei lavoratori considera questo rifiuto un atto gravissimo a cui rispondere con la massima convinzione e determinazione”, si legge nella lettera inviata dai rappresentanti sindacali della Thales alla direzione aziendale francese.
Intanto comincia a farsi pesante la situazione economica delle famiglie dei 96 dipendenti che da 18 giorni ormai continuano lo sciopero. Sulla pagina facebook “Save Thales Chieti” i lavoratori hanno annunciato la nascita di una “cassa di resistenza” che potrà essere alimentata da chiunque, attraverso delle donazioni da convogliare in un apposito conto corrente bancario che sarà gestito dai dipendenti per poter continuare la lotta in difesa del polo tecnologico teatino.
“La lotta comincia a farsi pesante per le famiglie che si vedono senza salario ormai da tanti giorni”, si legge nella nota diffusa dalle rappresentanze sindacali aziendali. “Per questo si è deciso di chiedere solidarietà a tutti i metalmeccanici abruzzesi”.
Il servizio del Tg8: