Preoccupante episodio mercoledì scorso alla CIR di Tocco da Casauria, che conta 88 lavoratori in mobilità. Strani movimenti di camion attorno alla fabbrica. Martedì vertice dal Prefetto.
Il Prefetto di Pescara Francesco Provolo ha raccolto l’appello dei sindacati e delle altre istituzioni, in relazione alla difficile vertenza della CIR di Tocco da Casauria, la fabbrica di semirimorchi con 88 lavoratori in mobilità, e che rischia il totale smantellamento. Il tavolo istituzionale è stato convocato per il pomeriggio di martedì prossimo, e sarà preceduto da un sit-in dei lavoratori sotto la Prefettura per riaccendere l’attenzione di tutti su una vertenza sempre più in salita. Su questo fronte sono pienamente impegnati, con i rispettivi sindaci, i comuni più colpiti dalla crisi occupazionale, Tocco da Casauria, Castiglione a Casauria, Torre de’ Passeri e Lettomanoppello. In prima linea già da tempo la Regione con Giovanni Lolli al lavoro per “snidare” le intenzioni della proprietà con un tavolo da aprire al MISE, dal quale l’azienda non potrebbe sottrarsi. La Ir (Italiana Rimorchi) è un ramo d’azienda del gruppo metalmeccanico polacco Wielton che ha rilevato parte delle quote societarie della ex Cir e che, lo scorso anno, ha sottoscritto un accordo sociale in cui si impegnava in un progetto di reinserimento dei lavoratori licenziati entro il 2017.
Adesso anche dal rappresentante territoriale del Governo è giunto l’interessamento formale ad una vertenza che rischia di precipitare se lasciata decantare: già mercoledì scorso i lavoratori hanno segnalato ai rappresentanti sindacali strani movimenti di camion usciti dallo stabilimento di Tocco con carichi coperti da teloni. Temono che lo smantellamento delle linee produttive verso la Polonia, dove la CIR sta spostando il suo core business, non solo sia un rischio reale, ma un processo già iniziato.
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