Sorpresi dalla Polizia di Stato con una grossa partita di droga nel bagagliaio. Due pregiudicati pescaresi hanno usato la “staffetta” tra le auto per trasportare gli stupefacenti.
La Squadra Mobile della Questura di Pescara ha tratto in arresto M.S., 27 anni e F.F., 48 anni, entrambi di Pescara e conosciuti in virtù dei loro trascorsi giudiziari in materia di stupefacenti.
La sezione “antidroga”, insospettita dal fatto che M.S. (soggetto noto e già comparso in un inchiesta giudiziaria che lo vede indagato per associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti) avesse da poco in uso una nuova autovettura, una Lancia Y peraltro a lui non formalmente riconducibile, in quanto intestata ad una società di autonoleggio, intuendo che il “nuovo acquisto” preludesse alla realizzazione di qualche affare poco pulito, aveva già concentrato su di lui una particolare attenzione.
L’uomo è stato quindi pedinato nei suoi spostamenti, fino a quando, nella mattinata di ieri, è stato visto alla guida della sua nuova auto imboccare il casello autostradale di Pescara nord, in direzione Ancona. Dopo pochi chilometri la Lancia Y è stata raggiunta ed “agganciata” da una Citroen C3, il cui conducente era riconosciuto dai poliziotti per F.F.
Le due vetture sono uscite al casello “Val Vibrata”, e nel percorrere strade interne, sono state momentaneamente perse di vista dagli agenti. Questi ultimi le hanno poi reincrociate mentre si accingevano ad imboccare nuovamente l’autostrada, questa volta in direzione sud, procedendo l’una a poca distanza dall’altra, con la Lancia Y condotta da M.S. a fare da “staffetta”, fino a guadagnare l’uscita di Pescara nord.
Qui, approfittando della sosta per il pagamento del pedaggio, i due sono stati bloccati dai poliziotti dell’ “antidroga” e sottoposti a perquisizione. Nel bagagliaio della vettura condotta da F.F. vi erano due grossi pacchi ricoperti dal cellophane, contenenti marijuana (suddivisa in ulteriori involucri), per un peso complessivo di 13,5 chilogrammi.
F.F. è stato trovato in possesso di mille euro, in banconote da 50, che gli investigatori ritengono essere il compenso pattuito per il trasporto della droga.
I due arrestati sono ora a disposizione dell’A.G.. Le indagini sono dirette dal Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Pescara, dr. Andrea Papalia