Per Conad Adriatico netta crescita degli indici di redditività e performance: 1,44 miliardi di euro di fatturato (+15,2%), 186,8 milioni di patrimonio netto consolidato (+5,6%), quota di mercato al 17,2% (2,8 punti percentuali sopra quella del 2018). Approvato il piano quadriennale di investimenti per 98 milioni di euro.
Un anno di buoni risultati quello chiuso al 31 dicembre 2019, un anno che rafforza la presenza di Conad Adriatico lungo la dorsale adriatica nelle regioni storiche in cui opera: Marche, Abruzzo, Molise, Basilicata e Puglia. Approvato dai soci riuniti in assemblea con le nuove modalità in diretta streaming, il bilancio registra un fatturato di 1,44 miliardi di euro, con un aumento del 15,2% rispetto al 2018, un patrimonio netto consolidato di 186,8 milioni di euro (9,9 milioni in più rispetto all’anno precedente), una quota di mercato del 17,2%, 2,8 punti percentuali sopra quella del 2018 (fonte: GNLC II semestre 2019). Tutti dati in crescita in un mercato Italia fermo al -0,1%.
Si rafforza la leadership in Abruzzo (33,9%) e in Molise (22,7%); da segnalare l’incremento di 7,6 punti percentuali nelle Marche (16,7%) dovuto all’affitto di ramo d’azienda del gruppo Finiper, all’acquisizione dei punti di vendita Auchan e allo sviluppo impresso in questo storico territorio della cooperativa.
Approvato anche il piano quadriennale di investimenti 2019-2022 per 97,6 milioni di euro, di cui 40,3 nel 2020 finalizzati in larga misura a nuove aperture per oltre 52 mila mq di superficie di vendita e alla realizzazione di un nuovo distributore di carburanti Conad nelle Marche. Un investimento capace di assicurare un trend di crescita costante al gruppo di Monsampolo del Tronto, che prevede di chiudere il 2020 con un fatturato di 1,7 miliardi di euro (+20,7% rispetto al 2019).
Conad Adriatico si conferma una realtà imprenditoriale dinamica – nell’annuale classifica nazionale stilata dalla Fondazione Aristide Merloni è la prima impresa della grande distribuzione per fatturato nelle Marche e alle spalle di Lidl Italia in quella di Repubblica Affari&Finanza sul grado di soddisfazione dei collaboratori –, forte di un modello imprenditoriale in grado di reggere le sfide del mercato e fare fronte alla perdurante crisi economica, aggravata dagli effetti della pandemia di Covid-19.
“Risultati che sono frutto di scelte strategiche all’insegna della crescita, in un mercato che se era complesso lo scorso anno ora, a seguito dell’emergenza sanitaria e del lungo periodo di lockdown, lo è ancora di più”, fa notare il direttore generale di Conad Adriatico Antonio Di Ferdinando (nella foto). “Le operazioni Finiper e Auchan sono importanti e hanno accresciuto in noi la consapevolezza di potere creare sviluppo in una fase economicamente difficile del Paese. Ancora una volta, il merito dei risultati va condiviso con i nostri soci, gestori attenti e professionisti del commercio. Nelle vesti di proprietari dei loro punti di vendita hanno motivazioni, capacità di adattamento e passione imprenditoriale che mettono a disposizione del proprio business e del rapporto con i clienti, con la comunità. Siamo consapevoli del ruolo che il mercato ci attribuisce e delle nuove stimolanti sfide che ci attendono”.
Conad Adriatico può contare su una rete di vendita distribuita in modo capillare nelle cinque regioni: 421 punti di vendita – 16 Spazio Conad, 15 Conad Superstore, 167 Conad, 112 Conad City, 30 Margherita Conad, 60 Todis, 17 L’Alimentare, 3 distributori di carburante e 1 PetStore, a cui si aggiungono 9 Ottico, 16 parafarmacie e 6 Self 24 Conad – per una superficie di 319.010 mq gestiti da 265 soci imprenditori. I collaboratori sono 6.124 tra sede centrale e rete di vendita, 332 in più rispetto al 2018, confermando la validità del modello imprenditoriale cooperativo Conad anche nel fare fronte ai problemi dell’occupazione.
Nel 2019 tutte le regioni in cui opera Conad Adriatico hanno registrato trend in crescita, ancor più significativi se confrontati con l’andamento negativo del totale Italia. Le previsioni per l’anno in corso, a causa della pesante crisi economica conseguente alla pandemia da Covid-19, sono pesanti, in Italia come nel resto del mondo. La crisi economica e il problema dell’occupazione delineano un quadro in cui Conad Adriatico continua ad adoperarsi per tutelare il poter d’acquisto delle famiglie.
Non meno di quanto ha fatto lo scorso anno con tante buone pratiche che hanno coinvolto i prezzi dei prodotti – la convenienza continua, tutti i giorni dell’anno, di Bassi e Fissi, un paniere di prodotti indispensabili di uso quotidiano –, i carburanti, i farmaci da banco, i libri scolastici e i prodotti assicurativi. I clienti ne hanno tratto vantaggi per complessivi 38 milioni di euro (22,5 milioni nel 2018). Un ruolo sociale riconosciuto e apprezzato, come testimonia il numero crescente di clienti che frequentano i punti di vendita della cooperativa.
La marca Conad si conferma leva fondamentale per la costruzione della fedeltà all’insegna e principale fattore per contribuire alla crescita del fatturato di Conad Adriatico, con un’incidenza che si è attestata al 24,5%, 3,9 punti percentuali al di sopra della media Italia (fonte: Iri).
La cooperativa acquista da 885 produttori locali (42 in più rispetto al 2018) con i quali ha sviluppato un fatturato di 332,3 milioni di euro (60,9 milioni in più rispetto al 2018) a cui si aggiunge il valore delle ricadute sull’indotto locale. La valorizzazione delle eccellenze locali non è tuttavia disgiunta dalla meticolosa qualificazione dei fornitori locali, partendo dal settore merceologico più delicato, il fresco e in particolare carne, salumi formaggi e gastronomia.
Sul fronte della sostenibilità ambientale Conad Adriatico partecipa al progetto di rilevazione Impronta climatica Supply Chain – intrapreso a livello nazionale da Conad – al fine misurare e ridurre le emissioni di CO2.
Per quanto riguarda la consegna dei prodotti a marchio ai magazzini nel 2019 il sistema dei trasporti afferente a Conad ha emesso 126.713 tonnellate di CO2e, valore che include i trasporti gestiti da Conad (prodotto a marchio) e dalle cooperative (tutti i prodotti). Migliora l’indice di efficacia del trasporto, calcolato rispetto alle percorrenze a pieno carico, che passa da 1,05 kg CO2e/km del 2018 a 1,04 kg, nonostante l’aumento delle distanze (+7,5%) e dei volumi trasportati. Migliora anche il dato relativo alla distribuzione dei prodotti dai magazzini ai punti di vendita della cooperativa, responsabile dell’emissione di 8.857 tonnellate di CO2e derivanti da 6,2 milioni di km percorsi (che rappresentano per Conad Adriatico il totale delle percorrenze a pieno carico).
Il forte radicamento territoriale dei soci in tante comunità è uno dei punti qualificanti delle attività della cooperativa. Radicamento che ha fatto sì che nel corso del 2019 la cooperativa e i soci abbiano investito 2,3 milioni di euro in progetti e iniziative di responsabilità sociale, nel campo dello sport – soprattutto a sostegno dei settori giovanili delle società sportive – della cultura e della scuola, del tempo libero e per sostenere enti, associazioni onlus e parrocchie.
SCHEDA REGIONALE
In Abruzzo e Molise
Se le Marche sono le radici della cooperativa, Abruzzo e Molise ne sono il motore, tanto che in questi due regioni Conad Adriatico è leader di mercato.
In Abruzzo sono in funzione 146 punti di vendita (8 Spazio Conad, 2 Conad Superstore, 60 Conad, 29 Conad City, 12 Margherita Conad, 27 Todis, 5 L’Alimentare, 1 PetStore, 2 distributori di carburanti), che hanno sviluppato nel corso del 2019 un giro d’affari di 668,9 milioni di euro, in crescita del 19,5% rispetto all’anno precedente. 110 i soci imprenditori attivi. Per l’anno in corso lo sviluppo prevede 4.400 mq di nuove aperture e il passaggio di proprietà di ulteriori punti di vendita ex Auchan.
In Molise la cooperativa opera con 14 soci e 17 punti di vendita (2 Spazio Conad, 3 Conad, 3 Conad City, 5 Margherita, 2 Todis, 1 L’Alimentare e 1 distributore di carburante) che hanno sviluppato un giro d’affari di 96,2 milioni di euro, in crescita del 5,8% rispetto al 2018.
Sempre molto forte il rapporto con piccoli e medi fornitori locali presenti in entrambe le regioni: sono in totale 411 (12 in più rispetto al 2018) per un fatturato di 132,4 milioni di euro (in crescita del 26,1%). Un rapporto che valorizza la presenza e il radicamento della cooperativa nei territori garantendo, al contempo, ai soci una crescita imprenditoriale e ai produttori locali uno sbocco nel mercato della grande distribuzione.