Nessuna modifica per l’autovelox della discordia in Via di Sotto, dopo il Consiglio Comunale “aperto” del pomeriggio a Pescara. La maggioranza conferma le sue scelte.
Ad esprimere il proprio disappunto, in una nota, sono i consiglieri comunali del centrosinistra.
“Il centrodestra si volta dall’altra parte e vota compatto contro le proposte del centrosinistra e delle altre minoranze di sospendere l’autovelox e aprire un tavolo con il Prefetto per intervenire sul fronte delle 20 mila sanzioni ricevute dalle famiglie dei Colli per l’autovelox tarato a 30 km orari. Una delusione amara per i cittadini che, in maniera costruttiva e con toni più che istituzionali, hanno portato proprio grazie al centrosinistra la loro voce in Consiglio Comunale nella seduta straordinaria di questo pomeriggio: professionisti, lavoratori dipendenti, pensionati, giovani genitori, esercenti. La Giunta Masci, anziché fare come il buon padre di famiglia, si sta comportando da patrigno malvagio che infierisce sulle persone”.
Lo affermano i consiglieri comunali di centrosinistra Piero Giampietro, Stefania Catalano, Francesco Pagnanelli, Marco Presutti, Giovanni Di Iacovo, Marinella Sclocco e Mirko Frattarelli.
“Il sindaco ha ammesso che non si aspettava questa quantità di multe, ma non cambierà nulla” spiegano i consiglieri, “e i rallentatori che possono ridurre davvero la velocità verranno posizionati solo dopo aver incassato oltre un milione di euro di sanzioni. Una chiusura a riccio incomprensibile e ingiustificata, che forse dimostra proprio la volontà di questa giunta di utilizzare l’autovelox di Via di Sotto come un bancomat facile. Bocciata anche la proposta, contenuta negli ordini del giorno respinti dal centrodestra, di mettere in sicurezza altre vie del quartiere e della città a partire dalle zone scolastiche i termini preventivi e non meramente sanzionatori, e di utilizzare tutti gli incassi derivanti da queste sanzioni per la sicurezza delle strade, dei ciclisti e dei pedoni, e non solo la quota minima prevista dalla legge, rendicontandone pubblicamente la spesa. Uno schiaffo davvero doloroso ai cittadini e al diritto alla trasparenza, specialmente dopo una seduta di Consiglio Comunale nella quale i cittadini intervenuti hanno dato grande prova di maturità”.