Nuovo DCPM del premier Conte, tutta Italia zona rossa. Estese anche all’Abruzzo le norme più stringenti
Estese a tutta Italia le norme più restrittive finora relative alle zone rosse. Divieti di assembramenti e stop a tutte le manifestazioni sportive.
Le norme principali:
Mobilità
Ci si potrà muovere soltanto per emergenze o “comprovate” esigenze lavorative, che dovranno però essere autorizzate dal prefetto. Divieto assoluto di mobilità per chi sia stato in quarantena.
Scuole chiuse fino al 3 aprile
L’attività didattica per le scuole di ogni ordine e grado, atenei e accademie e sospesa fino al 3 aprile.
Bar e ristoranti aperti dalle 6 alle 18
Il decreto introduce un arco orario di apertura consentita a servizi di ristorazione e bar, dalle 6 alle 18, sempreché il gestore sia in grado di rispettare “l’obbligo” di assicurare la distanza di sicurezza interpersonale nei locali, con la sanzione della sospensione dell’attività in caso di violazione. È disposta, inoltre, la sospensione degli esami per la patente di guida.
Chiuse palestre e piscine. Deroga per partite a porte chiuse
Il decreto stabilisce inoltre la chiusura di tutte le palestre, piscine, spa e centri benessere. I centri commerciali dovranno essere chiusi ma solo nel week end. Le altre attività commerciali diverse dalla ristorazione potranno rimanere aperte a condizione che riescano a garantire la distanza di un metro fra i clienti. Chiusi invece i musei, centri culturali e le stazioni sciistiche. Sospesi anche i concorsi.
Niente matrimoni né funerali. Chiusi cinema e teatri
Sono sospese le cerimonie civili e religiose, comprese quelle funebri. Sospese anche tutte le manifestazioni organizzate, nonché gli eventi in luogo pubblico o privato, compresi quelli di carattere culturale, ludico, sportivo e religioso, anche se svolti in luoghi chiusi ma aperti al pubblico, come grandi eventi, cinema, teatri, pub, scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche e locali assimilati.
Anticipare le ferie
Qualora sia possibile, si raccomanda ai datori di lavoro di favorire la fruizione di periodo di congedo ordinario o di ferie