Contratti di solidarietà alla LFoundry, ma la Cgil non firma

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Accordo tra LFoundry e i sindacati per gestire i 18 mesi di ridotta produzione nello stabilimento di Avezzano. Scelti i contratti di solidarietà dopo l’incontro con Lolli. La Fiom-Cgil non sottoscrive l’accordo, su cui si pronunceranno i 1500 lavoratori.

Il periodo dei contratti di solidarietà dovrebbe scattare a cavallo con l’inizio del 2019. La direzione aziendale ha illustrato al presidente reggente della Regione Giovanni Lolli e ai sindacati le ragioni della temporanea riduzione della produzione nello stabilimento marsicano, legata non soltanto alla particolare fase commerciale del settore dei sensori di immagine, ma anche alla necessità di implementare il nuovo software in azienda, dismettendo del tutto quello utilizzato sotto il vecchio marchio Micron. Per salvaguardare tutti i posti di lavoro si è deciso di ricorrere ai contratti di solidarietà per questa fase di 18 mesi. L’intesa, nei prossimi giorni, verrà discussa con i 1.500 dipendenti con assemblee e referendum: a sottoscriverla per ora Fim-Cisl, Uilm-Uil, Fismic e Failms, ma non la Fiom-Cgil.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.