Coronavirus: a Teramo da domani saranno attivi presso il terzo Lotto dell’ospedale “Mazzini” ulteriori 12 posti di terapia intensiva per pazienti covid.
Lo rende noto il direttore generale facente funzione della Asl provinciale di Teramo, Maurizio Di Giosia, nel fare, in una lettera aperta, il punto della situazione sui contagi nel suo territorio alla lode della impennata degli ultimi giorni. Di Giosia ha chiarito i particolari delle positività in ospedale di due pazienti asintontamatici che hanno portato alla chiusura dei reparti di Oncologia e Medicina donne. Il manager annuncia la riapertura dopo la sanificazione. “Nei presidi no covid prosegue la rimodulazione organizzativa con accorpamento e riduzione dei posti letto delle aree mediche e chirurgiche per recuperare personale da poter utilizzare per l’emergenza – spiega nella lettera -. In accordo con Regione Abruzzo, nell’ospedale COVID di Atri, sono stati aumentati i posti di Terapia Intensiva (fino ad 11) ed i posti letto di medicina COVID (fino a 70). Da domani saranno disponibili a Teramo ulteriori 12 posti di terapia intensiva per pazienti covid. A Teramo sono assicurate tutte le urgenze per le discipline Cardio-Toraco-Vascolari e Neurochirurgiche, eccellenze di riferimento per tutta la rete Regionale con percorsi COVID dedicati”. Nel ringraziare il persionale Di Giosia chiarisce che “siamo costantemente impegnati nell’affrontare l’altra emergenza dei Dispositivi di Protezione Individuale per i nostri operatori e per i pazienti (tute, mascherine FFp2, FFP3, camici visiere ed occhiali protettivi …), non solo a livello nazionale e con la Protezione Civile ma anche a livello internazionale per fronteggiare il fenomeno di pirateria che purtroppo imperversa nelle frontiere”. Il manager fa sapere che sono state attivate le 4 Unità Speciali di Continuità Assistenziale (Usca) che “nella prossima settimana saranno operative con modalità progressiva con medici e infermieri che si recheranno al domicilio dei pazienti positivi che non necessitano di ricovero ospedaliero per assicurare la continuità assistenziale in rete con i Medici di Medicina Generale”.