Coronavirus Abruzzo, qui tutti gli aggiornamenti di mercoledì 13 maggio. I dati abruzzesi restano incoraggianti. Cdm ha approvato il decreto-rilancio.
+++NOTIZIA IN CONTINUO AGGIORNAMENTO+++
Ore 20.00 – Coronavirus Abruzzo, arrivate le linee guida. Dal 25 riaprono anche le palestre
Ore 19.00 – Coronavirus, in Abruzzo pronti a ripartire centinaia di agriturismi
Ore 17.15 – Stagione Balneare: L’Assessore Campitelli al tavolo di coordinamento interregionale
Ore 16.30 – Proposta di legge di Testa e Sospiri per misure straordinarie all’Editoria
Ore 15.45 – Coronavirus Abruzzo: 12 casi su 1130 tamponi
Ore 13.45 – Coronavirus Abruzzo: in arrivo ordinanza per riapertura commercio al dettaglio
Ore 13.20 – Coronavirus, a Pescara il Covid Hospital apre il 25 maggio
Ore 13.00– Coronavirus Teramo, fase 2: le linee strategiche dei Comuni
Ore 12.50 – Coronavirus Abruzzo: parrucchieri al via, test in un salone aquilano
Ore 12.40 – Coronavirus Abruzzo – Imprese: un team la “ripartenza intelligente”
Ore 12.30 – Coronavirus Abruzzo, l’Associazione guariti Covid chiede una banca del plasma
Ore 12.20 – Coronavirus Abruzzo, nuovi dati sul credito
Ore 12.00 – Coronavirus Abruzzo, Fiom: trasporti da Molise rischiano di vanificare l’Ordinanza di Marsilio
Ore 11.00 – Coronavirus Abruzzo: ecco le regole dell’Inail e dell’Iss per il mare sicuro
Ore 10.00 – Coronavirus, in Abruzzo da domani potenziati 40 uffici postali
Ore 9.00 – Coronavirus: all’Aquila ragazzi autistici senza assistenza scolastica
Ore 8.30 – Coronavirus Abruzzo: ex ricercatori Intecs sul piede di guerra
Ore 8.00 – Coronavirus e crisi degli aeroporti minori, interrogazione di D’Alfonso
Ore 6.o0 – Coronavirus, in Abruzzo 8 milioni in più per le buste paga di medici e infermieri
LE NEWS ANSA DALL’ITALIA E DAL MONDO
VIA LIBERA DAL CDM AL DECRETO RILANCIO
“Vi posso assicurare che ogni ora di lavoro pesava perché sapevamo di dover intervenire quanto prima. Abbiamo impiegato un po’ di tempo ma posso assicurarvi che non abbiamo impiegato un minuto di più di quello strettamente necessario per un testo cosi complesso”. Lo afferma il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa sul dl Rilancio.
“Il decreto Rilancio arriverà in Parlamento. Con le forze di maggioranza ma spero anche con l’opposizione mi auguro che il decreto possa essere migliorato” ha aggiunto il premier.
“Introduciamo misure di rilancio e sostegno alle imprese per una pronta ripartenza – ha precisato Conte – . Aiutiamo le famiglie che hanno figli, abbiamo un reddito di emergenza. Per i lavoratori le risorse sono cospicue, sono pari a 25,6 miliardi di euro. Introduciamo misure di rilancio e sostegno alle imprese per orientare l’economia ad una pronta ripartenza, c’è anche il reddito di emergenza per le fasce che hanno bisogno di una maggiore protezione e tagliamo 4 miliardi di tasse“.
“Ci sono 15-16 miliardi alle imprese – ha proseguito il premier – che verranno erogati in varie forme dalle più piccole fino alla possibilità di capitalizzare le più grandi. Tagliamo in pratica 4 miliardi di tasse per tutte le imprese fino a 250 milioni di fatturato” con lo stop alla rata Irap di giugno.
“Per gli autonomi e i professionisti iscritti alle gestioni separate Inps arriveranno 600 euro subito, perché saranno dati a chi ne ha già beneficiato. Spero possano arrivare nelle prossime ore, quando il decreto andrà in Gazzetta ufficiale, poi ci riserviamo di integrarli con un ristoro fino a 1000 euro“. “Dobbiamo semplificare e fare in modo che arrivino in modo semplice, rapido, veloce” le risorse stanziate. “Abbiamo pagato l’85% di cassa integrazione, quasi 80% di bonus autonomi, misure per 4,6 milioni di lavoratori. Abbiamo lavorato per rendere meno farraginosi i passaggi e confidiamo di recuperare il tempo perduto, avendo snellito la procedura”. Ci sono poi 1,4 miliardi per università e ricerca e l’assunzione di 4000 nuovi ricercatori.
“Confidiamo di erogare gli ammortizzatori ancora più speditamente di come accaduto fino ad adesso. Non ci sono sfuggiti i ritardi e cerchiamo di rimediare” e poi Conte ha aggiunto che c’è “per la sanità un intervento cospicuo, pari a 3 miliardi e 250 milioni”.
E’ “corposo” secondo quanto riferito da Conte in conferenza stampa il pacchetto turismo nel decreto Rilancio, con un tax credit “fino a 500 euro per tutte le famiglie con Isee inferiore a 40mila euro. La prima rata Imu è abbonata per alberghi e stabilimenti balneari. Ristoranti e bar potranno occupare suolo pubblico non pagando la Tosap anche grazie alla collaborazione con Anci. E c’è un occhio di attenzione per i nostri artisti”. Per l’occupazione di suolo pubblico “Bar e ristoranti non pagheranno la Tosap, grazie alla collaborazione con l’Anci.
CORONAVIRUS: 222.104 CONTAGIATI IN ITALIA, + 888
Torna a calare l’incremento dei contagiati totali dal coronavirus in Italia, vale a dire gli attualmente positivi, le vittime e i guariti. Attualmente sono 222.104, con un incremento rispetto a ieri di 888. Ieri l’aumento era stato di 1.402. I dati sono stati resi noti dalla Protezione Civile.Le vittime per coronavirus in Italia sono salite a 31.106, con un incremento di 195 in un giorno. Ieri l’aumento dei morti era stato di 172. Continuano a diminuire i ricoverati in terapia intensiva per coronavirus in Italia: sono 893 i pazienti, 59 in meno rispetto a ieri, quando il calo era stato di 47. Di questi, 307 sono in Lombardia, 15 meno di ieri. Le persone ricoverate con sintomi sono invece 12.172, con un decremento di 693 rispetto a ieri. Sono invece 65.392 le persone in isolamento domiciliare, 2.057 in meno rispetto a ieri. Nel dettaglio – secondo i dati diffusi dalla Protezione Civile -, gli attualmente positivi sono 30.032 in Lombardia (-643), 12.491 in Piemonte (-693), 6.502 Emilia-Romagna (-299), 5.020 in Veneto (-170), 3.563 in Toscana (-278), 2.718 in Liguria (-61), 4.235 nel Lazio (-38), 3.013 nelle Marche (-195), 1.815 in Campania (-62), 573 nella Provincia autonoma di Trento (-94), 2.322 in Puglia (-99), 1.889 in Sicilia (-22), 779 in Friuli Venezia Giulia (-22), 1.489 in Abruzzo (-59), 413 nella Provincia autonoma di Bolzano (-24), 106 in Umbria (-3), 491 in Sardegna (-15), 93 in Valle d’Aosta (-11), 551 in Calabria (-17), 131 in Basilicata (-9), 231 in Molise (+5). Quanto alle vittime, sono in Lombardia 15.185 (+69), Piemonte 3.460 (+32), Emilia-Romagna 3.905 (+20), Veneto 1.712 (+26), Toscana 964 (+5), Liguria 1.314 (+13), Lazio 577 (+11), Marche 971 (+2), Campania 394 (+1), Provincia autonoma di Trento 446 (+1), Puglia 460 (+4), Sicilia 262 (+1), Friuli Venezia Giulia 316 (+3), Abruzzo 375 (+5), Provincia autonoma di Bolzano 290 (+0), Umbria 72 (+1), Sardegna 120 (+0), Valle d’Aosta 141 (+1), Calabria 93 (+0), Basilicata 27 (+0), Molise 22 (+0). I tamponi effettuati sono 2.735.628, con un incremento di 61.973 rispetto a ieri. Le persone sottoposte a tampone sono 1.778.952.Per la prima volta dall’inizio dell’emergenza, il numero dei dimessi e dei guariti supera il 50% dei casi totali: 112.541 su 222.104. Il dato è stato reso noto dalla Protezione Civile.
PARRUCCHIERI APERTI ANCHE DOMENICA E LUNEDÌ.
Possibilità di aprire anche domenica e lunedì, postazioni separate di almeno due metri, aree d’attesa per i clienti all’esterno del negozio. Sono alcune delle linee guida per parrucchieri ed estetisti indicate nel documento tecnico dell’Inail e dell’Iss approvato nella seduta di ieri dal Comitato tecnico scientifico in vista della riapertura delle attività prevista per il 18 maggio. Regole di carattere generale, sottolinea l’Inail, che interessano un settore considerato a rischio “medio-alto” che coinvolge circa 140mila imprese e 260mila addetti. “Al fine di garantire l’accessibilità ai servizi dopo un lungo periodo di chiusura e in considerazione delle misure da adottare, che verosimilmente ridurranno il numero di trattamenti in contemporanea – si legge nel documento – è opportuno prevedere la possibilità di permettere deroghe ai giorni di chiusura e consentire l’estensione degli orari di apertura dei locali”. Per razionalizzare gli spazi interni e consentire il distanziamento sociale, sottolineano inoltre gli esperti, bisognerà “favorire la realizzazione di aree di attesa” per i clienti “anche all’esterno dei locali, consentendo ove possibile l’occupazione del suolo pubblico in deroga”. L’Inail indica poi tutta una serie di “misure organizzative generali”: si va dalla prenotazione obbligatoria (fase in cui vanno “predeterminati i tipi di trattamento richiesti”) alle barriere di separazione tra le varie aree, dalla previsione di una distanza minima di almeno due metri tra le postazioni all’eliminazione di “riviste e ogni altro oggetto che possa essere di utilizzo promiscuo nel locale”. Dovrà inoltre essere presa la temperatura ai clienti, consegnata loro una “borsa/sacchetto individuale monouso per raccogliere gli effetti personale”, privilegiare i pagamenti con bancomat e sistemi contactless. Sia per i clienti che per i dipendenti è ovviamente previsto l’obbligo di mascherina (per i lavoratori anche di guanti in nitrile e schermi facciali) e vanno utilizzati grembiuli e asciugamani monouso, così come bisogna sanificare le postazioni e gli strumenti dopo ogni trattamento e predisporre dei dispenser con soluzioni igienizzanti. Gli esperti entrano anche nei rapporti sociali tra cliente e titolare o dipendente del negozio. E’ necessario, scrivono infatti, “privilegiare la conversazione con il cliente tramite lo specchio e svolgere le procedure rimanendo alle spalle del cliente in tutti i casi possibili”. Un capitolo del documento tecnico è dedicato agli estetisti, settore dove già sono in uso “misure di prevenzione del rischio da agenti biologici”. Ma questo non basta: per i trattamenti del viso che richiedono l’uso di vapore, spiegano gli esperti, si dovranno prevedere operazioni alternative e in ogni caso potranno esser fatti solo in locali separati. Dovranno inoltre rimanere chiuse saune, bagno turco e vasche idromassaggio e vanno pulite e disinfettate tutte le superfici della cabina estetica ad ogni cambio di cliente. Per i lavoratori è previsto l’uso delle mascherine Ffp2 e ffp3 e non di quelle chirurgiche, oltre alle maschere protettive o visiere.
MINISTRO AZZOLINA: “NESSUN 6 POLITICO, SARA’ POSSIBILE BOCCIARE”
“Resta ferma la possibilità di non ammettere all’anno successivo studentesse e studenti con un quadro carente fin dal primo periodo scolastico”. Lo precisa la ministra dell’istruzione Lucia Azzolina in audizione alla Camera. “La valutazione avverrà sulla base di quanto effettivamente svolto, gli alunni potranno essere ammessi alla classe successiva anche in presenza di voti inferiori a 6 decimi, in una o più discipline. Ma non sarà ‘6 politico’. Le insufficienze compariranno nel documento di valutazione”, ha detto.”La valutazione” degli studenti in questo anno scolastico “avverrà sulla base di quanto effettivamente svolto, gli alunni potranno essere ammessi alla classe successiva anche in presenza di voti inferiori a 6 decimi, in una o più discipline. Ma non sarà ‘6 politico’”. Lo ha ribadito la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina nel corso di una audizione in Commissione Cultura della Camera. “Le insufficienze compariranno, infatti, nel documento di valutazione. E – ha aggiunto – per chi è ammesso alla classe successiva con votazioni inferiori a 6 decimi o, comunque, con livelli di apprendimento non consolidati sarà predisposto dai docenti un piano individualizzato per recuperare, nella prima parte di settembre, quanto non è stato appreso. Il piano sarà allegato al documento di valutazione finale. Resta ferma la possibilità di non ammettere all’anno successivo studentesse e studenti con un quadro carente fin dal primo periodo scolastico. L’Ordinanza tiene conto delle necessità e dei bisogni degli studenti con disabilità. L’attività didattica del prossimo anno scolastico – ha annunciato Azzolina – sarà riprogettata per recuperare contenuti non svolti durante quest’anno”.
PROTOCOLLO “VACANZE SICURE” PER GLI AGRITURISMO
Arriva il protocollo nazionale per la sicurezza anti Covid-19 per i 24 mila agriturismi italiani pronti alla riapertura dopo il lungo periodo di lockdown in vista della prossima stagione estiva. Lo annuncia la Coldiretti in riferimento all’avvio della Fase 2, per non perdere le quasi 9 milioni di presenze nelle campagne in estate durante la quale si rischia che solo il 20% degli italiani andrà in vacanza secondo Confcommercio. Gli agriturismi, spesso situati in zone isolate della campagna in strutture familiari con ampi spazi all’aperto, sono forse i luoghi dove è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal contagio fuori dalle mura domestiche Per vivere in tutta tranquillità il soggiorno nelle aziende l’associazione Terranostra di Coldiretti ha stilato un vademecum di comportamenti. Al primo posto c’è la valorizzazione e l’utilizzo degli ampi spazi all’aperto degli agriturismi in modo da garantire al meglio le misure di sicurezza con la massima distanza fra i tavoli. Il protocollo prevede poi diverse misure precauzionali, dall’uso di igienizzanti al mantenimento delle distanze tra gli ospiti e tra i lavoratori, dalla sanificazione delle camere a quella dei dispenser di acqua nelle aree comuni; e poi ancora la disinfezione di tavoli e sedie, la pulizia delle stoviglie a temperature mai inferiori ai 70 gradi, con la gestione dei pagamenti con servizi a distanza per ridurre al minimo qualsiasi contatto con il denaro fisico. Regole di sicurezza vengono poi indicate per l’agri campeggio, per il cibo da asporto e per la consegna di pasti a domicilio, mentre alle aziende sono state fornite anche le grafiche per i cartelloni informativi da disporre all’ingresso, nelle sale comuni e nelle camere.
Da lunedì potremo probabilmente ricominciare ad andare a pranzo o a cena fuori con gli amici, seppur distanziati. E potremo tornare nelle seconde case, purché siano nella regione di residenza. Dopo oltre due mesi di assenza di vita sociale e in vista dell’apertura di bar, ristoranti e negozi prevista per il 18 maggio, il governo potrebbe cancellare altri divieti imposti con il lockdown. Un ulteriore passo verso una parvenza di normalità, che non sarà in ogni caso più quella di prima visto che resteranno e a lungo il distanziamento sociale e il divieto di assembramento, mentre per muoversi tra le diverse Regioni bisognerà attendere l’inizio di giugno. L’ipotesi è sul tavolo del governo: dal nuovo Dpcm, che dovrebbe arrivare venerdì, potrebbe infatti sparire sia il vincolo che consente gli spostamenti solo per far visita ai congiunti, oltre che per motivi di necessità, lavoro e salute, sia il divieto di andare nelle seconde case, dove oggi è possibile recarsi solo se vi abita un congiunto o se ci sono dei lavori indifferibili da fare. Ma una decisione definitiva non è ancora stata presa, soprattutto per quanto riguarda il vincolo dei congiunti: l’eliminazione della misura, evidentemente, consentirebbe anche agli amici di incontrarsi, nelle abitazioni ma anche in bar e ristoranti. E su questo la discussione è ancora aperta con alcuni ministri e parte della maggioranza che spingerebbero affinché il vincolo rimanga e altri, come Italia Viva, che invece chiede esplicitamente la fine “della stagione dell’autocertificazione” e delle limitazioni delle libertà. Ma a condizionare le scelte saranno anche i numeri e i 21 criteri definiti dal ministero della Sanità per individuare l’indice di rischio di ciascuna regione.