Coronavirus Abruzzo, qui tutti gli aggiornamenti di martedì 14 aprile. Da oggi possibili lavori di manutenzione di spiagge e orti.
+++NOTIZIA IN CONTINUO AGGIORNAMENTO+++
Ore 21.00 – Coronavirus L’Aquila: trovato morto in casa, sarà fatto tampone
Ore 20.40 – Prime guarigioni Castiglione M. Raimondo
Ore 20.00 – Riprendono le attività boschive e di silvicultura
Ore 19.16-Coronavirus Abruzzo: Giulianova, ecco come è possibile richiedere i pacchi alimentari
Ore 19.00-Coronavirus Abruzzo: Pescara, si rifiuta di entrare con la mascherina ed aggredisce i Carabinieri
Ore 18.45- Coronavirus Abruzzo: Marsilio “Sbloccati pagamenti alle imprese fino 100 milioni”
Ore 18.30- Coronavirus Abruzzo: Chieti, trovati in un’abitazione ed espulsi
Ore 18.10-Coronavirus Abruzzo: la Asl 2 stabilizza gli infermieri precari
Ore 17.45- Coronavirus Abruzzo: Sulmona, riaperti i termini per ottenere i buoni spesa
Ore 17.30- Coronavirus Abruzzo: Sib” No ai box in plexiglass sulle spiagge”
Ore 16.43- Coronavirus Abruzzo: Pasqua Teramo, molti cittadini hanno rispettato i decreti
Ore 16.30- Coronavirus Abruzzo: il Comune di Silvi si prepara alla fase 2
Ore 16.00- Coronavirus Abruzzo: crisi Atr e Veco: sindacati scrivono al Prefetto di Teramo
Ore 15. 45- Coronavirus Abruzzo: 32 casi 985 tamponi analizzati
Ore 15.30- Coronavirus Abruzzo: Cna “Riaprire la filiera produttiva della moda”
Ore 15.00 – Coronavirus Abruzzo: Sindacati di Polizia chiedono Marsilio accesso a test molecolari
Ore 14.40- Coronavirus Abruzzo: Avezzano, la Polizia chiude un negozio il giorno di Pasquetta
Ore 14.00- Coronavirus Abruzzo: ok allo slittamento delle tasse comunali ma serve l’aiuto del Governo
Ore 13.30- Coronavirus Abruzzo: l’invito di Sgarbi visitare Campli, dopo l’emergenza
Ore 12.30 – Coronavirus: Giulianova anziano in difficoltà in banca, lo aiutano i carabinieri
Ore 12.15 – Pescara, Montesilvano e Spoltore: Sospiri chiede maxi-fornitura mascherine
Ore 12.00 – Coronavirus Abruzzo, D’Alessandro (IV) scrive Borrelli per Villa Caldari
Ore 11.30 – Coronavirus: incendio Pasquetta all’Aquila, voci e ipotesi
Ore 11.00 – Coronavirus L’Aquila, buoni spesa dal centro commerciale L’Aquilone per famiglie in difficoltà
Ore 10.30 – Coronavirus: come usare mascherine e guanti, tutorial su sito INAIL
Ore 10.00 – Coronavirus Abruzzo, Marcozzi (M5S): “ancora problemi per i DPI”
Ore 9.30 – Febbo al ministro Franceschini: “stato di crisi per il Turismo”
Ore 8.30 – Coronavirus e bambini: “Pronto Medicina Facile” giovedì ospite il prof. Verrotti
Ore 7.30 – Coronavirus Lanciano: magliette della Virtus in B per l’ospedale Renzetti
Ore 6.00 – Coronavirus: in Abruzzo possibile manutenzione spiagge e orti
LE NOTIZIE DALL’ITALIA E DAL MONDO (ANSA)
Continua la discesa dei ricoveri in terapia intensiva, torna a diminuire il numero dei pazienti negli altri reparti e per la prima volta da oltre un mese l’incremento del numero di nuovi malati di Covid-19 scende sotto la soglia delle mille unità: nelle ultime 24 ore sono stati solo 675 i tamponi positivi in tutta Italia, un dato che non si registrava dal 6 marzo. I numeri della Protezione Civile confermano come il trend del contagio continui la sua lenta discesa dal plateau raggiunto una quindicina di giorni fa. Ma c’è un dato che frena ogni ottimismo: sono ancora 602 le vittime in un solo giorno, in aumento rispetto a lunedì. La strada intrapresa con le misure di contenimento sta dando i suoi frutti ma è ancora presto per allentare la stretta. Non è un caso che il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli, rispondendo a chi in conferenza stampa gli chiedeva se fosse il momento di prenotare le vacanze, ha risposto in maniera laconica ma allo stesso tempo molto chiara: “non so rispondere a questa domanda, ma non credo che nessuno sappia rispondere in questo momento”.
La curva non scende e, ad eccezione della Lombardia, l’epidemia di Covid-19 in Italia continua a stazionare su un altopiano, in alcuni casi ormai da più di tre settimane: sono gli indici di una situazione che il fisico Federico Ricci Tersenghi, dell’Università Sapienza di Roma, giudica “abbastanza invariata”. Il numero dei malati è aumentato di 675 in 24 ore contro l’aumento di 1.363 del giorno precedente: un dato solo in apparenza positivo, ma “poco significativo perché sono dati che seguono l’andamento dei tamponi, che nei giorni di Pasqua probabilmente non sono stati fatti o si sono ridotti”. E’ aumentato anche il numero dei decessi, con 602 in più, mentre restano i dati positivi dell’aumento dei guariti, con 1.695 più di ieri, e della riduzione dei ricoveri nelle unità di terapia intensiva: segnali di un allentamento della pressione sul Servizio sanitario nazionale.
Si osserva una decrescita soltanto in Lombardia, che “si riflette un po’ nei dati nazionali”, anche se i casi della regione finora più colpita dall’epidemia rappresentano ormai meno del 50% dei casi complessivi. Si nota un leggero calo anche in Emilia Romagna e nelle Marche: “si tratta di una flessione molto piccola, ma sufficiente per dire che due regioni non sono sul plateau”, ha osservato l’esperto. Decisamente diversa la situazione in altre regioni importanti, come Veneto, Piemonte, Liguria e Toscana: “da 25 giorni – ha rilevato Ricci Tersenghi – queste regioni continuano ad avere un numero costante di decessi giornalieri”. Il Piemonte, per esempio, si è attestato da due-tre settimane sulla media di 70 decessi al giorno, al netto delle fluttuazioni giornaliere; dallo stesso periodo i decessi giornalieri registrati in Veneto sono su una media di 30, in Liguria 20 e in Toscana poco al di sotto di 20. “E’ uno scenario complessivo nel quale i valori non decrescono e compatibile con i modelli matematici che descrivono situazioni nelle quali l’indice di contagio R è uguale a 1”, in cui cioè ogni individuo che ha l’infezione può contagiarne un altro. Emerge così che “il lockdown dell’11 marzo ha prodotto una situazione stazionaria e non di forte decrescita”. I motivi, secondo il fisico, potrebbero essere molteplici, a partire dai contagi avvenuti in famiglia e tra le mura di casa fino a quelli originati da alcuni focolai, come è avvenuto nel caso in alcune residenze per anziani e in alcuni ospedali: “queste situazioni hanno tenuto i numeri attivi, che invece avrebbero dovuto diminuire”.
La speranza si concentra sui dati che descrivono gli effetti del lockdown del 23 marzo: “siamo ormai a 22 giorni dal provvedimento che ha deciso la chiusura di molte attività produttive” e quella in arrivo si annuncia come “una settimana chiave: se vedremo che i numeri andranno giù nettamente, allora potremo tirare un sospiro di sollievo”. Bisognerà poi aspettare ancora due settimane per vedere le conseguenze del fine settimana di Pasqua: “è ancora molto vicino per vederne gli effetti in termini di numero di decessi”.
In alternativa, secondo l’esperto, i tamponi sarebbero l’unico mezzo in grado di dare un quadro reale della situazione reale. Tamponi e test sierologici saranno indispensabili anche in vista della fase 2: “non basterà avere un’app perché i casi vanno isolati e testati. E’ fondamentale – ha concluso – identificare tempestivamente le persone per fermare l’epidemia, altrimenti non si riuscirà a bloccarla”.