Coronavirus Abruzzo, qui tutti gli aggiornamenti di mercoledì 15 aprile. Scesi i positivi in relazione ai tamponi, si punta ad effettuarne 2400 al giorno.
+++NOTIZIA IN CONTINUO AGGIORNAMENTO+++
Ore 21.00 – Coronavirus Teramo, Asl: tamponi a 90% personale sanitario
Ore 20.00-Coronavirus Abruzzo: Ambiente e Demanio, nuove ordinanze del presidente Marsilio
Ore 19.40-Coronavirus Abruzzo: migliora la situazione negli ospedali di Lanciano,Vasto e Ortona
Ore 19.30- Coronavirus Abruzzo: il PD in diretta Facebook con il ministro Amendola e il coordinatore Oddati
Ore 19.00- Ciclismo, il giro d’Italia dal 3 al 25 ottobre
Ore 18.45- Coronavirus: Anci torna a chiedere al Governo 5 miliardi per i Comuni
Ore 18.00- Coronavirus Abruzzo: Chieti, 5 pazienti lasciano la terapia intensiva
17.45- Olimpiadi Invernali 2026: Coinvolte anche stazioni sciistiche abruzzesi
Ore 17.30 – Coronavirus Abruzzo: il prospetto Inps su interventi a sostegno dei lavoratori
Ore 17.00- Coronavirus Abruzzo: Silvi, il Comune distribuisce le mascherine ai residenti
Ore 16.50- Coronavirus Abruzzo: Albani “Sarà possibile tamponare 2.400 persone al giorno”
Ore 16.20- Coronavirus Abruzzo: Ortona, Castiglione” Percorsi di prevenzione negli ospedali”
Ore 16.00- Coronavirus Abruzzo: Montesilvano, morto il presidente dell’Associazione Carabinieri Pietro Conte
Ore 15.30- Coronavirus Abruzzo: 29 nuovi casi su 848 tamponi analizzati
Ore 14.15- Coronavirus Abruzzo: L’Aquila, termosifoni accesi fino al 27 aprile
Ore 14,50- Coronavirus Abruzzo: il Comune di San Giovanni Teatino consegna buoni spesa e pacchi alimentari
Ore 14.30- Coronavirus Abruzzo: Fossacesia, gli alunni della Primaria donano mascherine al Comune
Ore 14.00- Coronavirus Abruzzo: Rocca S. Giovanni, sostegno della Regione allo “Zoo d’Abruzzo”
Ore 13.20 – Coronavirus Abruzzo: i dati sulla mortalità in regione
Ore 13.05 – Coronavirus Abruzzo, mancano i reagenti all’IZS, l’attacco dei sindaci
Ore 13.00 – Coronavirus Abruzzo, a Castiglione i primi due guariti. Sindaco: “servivano tamponi a tutti”
Ore 12.45 – Coronavirus, a Pescara e C.S.Angelo Gdf sequestrano parafarmacia e macelleria
Ore 12.15 – Coronavirus Abruzzo, Verì spiega: ospedali Covid servono per ritorno alla normalità
Ore 11.50 – Coronavirus Abruzzo, Legambiente ai sindaci: “scelte green per la riapertura”
Ore 11.40 – Coronavirus: Premi Flaiano, orgoglio per omaggio McCurry all’Italia
Ore 11.30 – Coronavirus, Viminale: accelerare istruttorie sulle richieste delle aziende
Ore 11.15 – Coronavirus Abruzzo: riaprire sentieri e pareti è possibile, parola di alpinista
Ore 11.00 – Coronavirus Abruzzo: librerie aperte e tanti testi medici, la testimonianza di Murgo
Ore 10.00 – Coronavirus e turismo, Casanova (Lega): “pronti a manifestare contro Governo”
Ore 9.00 – Coronavirus L’Aquila, Questura avvia campagna social con vignette
Ore 8.00 – Coronavirus: nessuna proroga per il cambio pneumatici, possibile da oggi
Ore 7.00 – A Guardiagrele il sindaco “ordina” alla Regione di fornire gli esiti dei tamponi
LE NOTIZIE DALL’ITALIA E DAL MONDO (ANSA)
Coronavirus: Aifa autorizza sperimentazione con colchicina. Vecchio farmaco per gotta e disturbi su base auto-infiammatoria – L’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) ha autorizzato uno studio multicentrico italiano su un vecchio farmaco attualmente indicato per i disturbi su base auto-infiammatoria e nella gotta, in pazienti affetti da COVID-19. Lo studio, dal nome COLvid-19, è coordinato dall’Azienda Ospedaliera di Perugia, sotto l’egida della Società Italiana di Reumatologia (SIR), della Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali (SIMIT) e dell’Associazione Pneumologi Ospedalieri (AIPO).
Si tratta di uno studio randomizzato di fase 2 che valuta, rispetto alla cura standard, l’efficacia e la sicurezza di colchicina. Ha ottenuto lo scorso 11 aprile il parere positivo del Comitato Etico Unico dell’INMI Spallanzani. Vede tra i Principal Investigators Roberto Gerli, Massimo Andreoni e Venerino Poletti. La colchicina, si legge nel protocollo, “è un farmaco anti-infiammatorio poco costoso, somministrato per via orale, che è stato inizialmente estratto dal colchico ( o croco) autunnale ed è stato utilizzato per secoli”.
Coronavirus: 21.645 le vittime, 578 più di ieri. Il precedente incremento era stato di 602 – Sono 21.645 le vittime dopo aver contratto il coronavirus in Italia, con un aumento rispetto a ieri di 578. Ieri l’aumento era stato di 602. Il dato è stato reso noto dalla Protezione civile.
Coronavirus: 38.092 i guariti, 962 più di ieri. Precedente incremento era stato di 1.695 – Sono 38.092 le persone guarite in Italia dopo aver contratto il coronavirus, 962 più di ieri. Il dato è stato reso noto dalla Protezione civile. Ieri l’aumento dei guariti era stato di 1.695.
Coronavirus: 165.155 contagiati totali, 2.667 più di ieri. Il dato comprende vittime, persone attualmente malate e guariti – Il numero dei contagiati totali dal coronavirus in Italia – compresi morti e guariti – è di 165.155, con un incremento rispetto a ieri di 2.667. Il dato è stato reso noto nel corso della conferenza stampa della Protezione civile.
Coronavirus: 105.418 i malati, 1.127 più di ieri. Il precedente incremento era stato di 675 – Sono complessivamente 105.418 i malati di coronavirus in Italia, con un incremento di 1.127 rispetto a ieri, quando l’aumento era stato di 675. Il dato è stato fornito dalla Protezione civile.
Coronavirus: ancora in calo terapie intensive, -107 pazienti . Scendono anche i ricoveri in altri reparti, -368 rispetto a ieri – Calano ancora i ricoveri in terapia intensiva. Sono 3.079 i pazienti nei reparti, 107 in meno rispetto a ieri. Di questi, 1.074 sono in Lombardia, 48 in meno rispetto a ieri. Dei 105.418 malati complessivi, 27.643 sono ricoverati con sintomi, 368 in meno rispetto a ieri, e 74.696 sono quelli in isolamento domiciliare. Il dato è stato reso noto dalla Protezione civile.
Coronavirus: 105.418 i malati, 1.127 più di ieri – Dai dati della Protezione civile emerge che sono 32.921 i malati in Lombardia (558 in più rispetto a ieri), 13.577 in Emilia-Romagna (-201), 13.195 in Piemonte (+140), 10.789 in Veneto (+53), 6.417 in Toscana (+65), 3.464 in Liguria (-2), 3.097 nelle Marche (+2), 4.047 nel Lazio (+25), 3.087 in Campania (-7), 2.104 a Trento (+22), 2.573 in Puglia (+21), 1.394 in Friuli Venezia Giulia (+495), 2.081 in Sicilia (+10), 1.810 in Abruzzo (+10), 1.576 nella provincia di Bolzano (+12), 582 in Umbria (-40), 870 in Sardegna (-30), 819 in Calabria (+3), 548 in Valle d’Aosta (-11), 261 in Basilicata (-4), 206 in Molise (+6). Quanto alle vittime, se ne registrano 11.377 in Lombardia (+235), 2.788 in Emilia-Romagna (+83), 2.015 in Piemonte (+88), 940 in Veneto (+34), 556 in Toscana (+18), 807 in Liguria (+14), 746 nelle Marche (+18), 311 nel Lazio (+11), 278 in Campania (+18), 318 nella provincia di Trento (+8), 288 in Puglia (+10), 212 in Friuli Venezia Giulia (+6), 181 in Sicilia (+6), 240 in Abruzzo (+8), 223 nella provincia di Bolzano (+9), 54 in Umbria (+1), 83 in Sardegna (+3), 71 in Calabria (+3), 121 in Valle d’Aosta (+3), 21 in Basilicata (+2), 15 in Molise (+0). I tamponi complessivi sono 1.117.404, oltre 43mila più di ieri. Degli oltre un milione e centomila tamponi, circa 544mila sono stati effettuati in Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto.
Editoria: testate digitali, da Google un fondo di emergenza. Anso, aperto a imprese locali di piccole e medie dimensioni – Gli associati dell’Associazione Nazionale Stampa Online hanno la possibilità di accedere al fondo di emergenza per le piccole e medie testate digitali messo a disposizione da Google. Lo rende noto la stessa Anso, spiegando che il gigante di Mountain View, attraverso il progetto Google News Initiative (GNI), ha predisposto uno strumento per sostenere quanti fanno informazione digitale per le loro piccole comunità. Il fondo è aperto a organizzazioni giornalistiche locali di piccole e medie dimensioni con una presenza digitale e una dimensione della redazione compresa tra 2 e 100 giornalisti. Le domande possono essere presentate a partire da oggi, mercoledì 15 aprile, e fino al prossimo 29 aprile, attraverso la piattaforma all’indirizzo: https://newsinitiative.withgoogle.com/journalism-emergency-relief f-fund.
“È un’ottima notizia per quanti, non potendo utilizzare strumenti di altra natura, si trovano ad affrontare una situazione che da emergenza sanitaria si sta trasformando in emergenza economica – osserva il presidente di ANSO, Marco Giovannelli -. È anche il riconoscimento da parte di un colosso del digitale quale è Google, dell’importante lavoro che le piccole testate locali svolgono quotidianamente offrendo un giornalismo puntuale; l’informazione di qualità, come si legge nella stessa nota di Google, oggi conta più che mai: produce notizie originali per comunità locali specifiche ed è in grado di fare la differenza quando si tratta di combattere le fake news con notizie vere”. “Le testate in questo periodo non hanno smesso di fornire i propri servizi con la consapevolezza di essere un settore strategico per il Paese – prosegue il presidente di ANSO -. Le nostre aziende editoriali sono un po’ come le Pmi della manifattura: piccole imprese composte da giornalisti, tecnici, grafici, personale amministrativo e addetti alla vendita di servizi. La fonte maggiore dei nostri ricavi proviene dalla pubblicità e con l’arrivo della pandemia tutto il mercato si è fermato. Malgrado questo abbiamo continuato e continuiamo a lavorare”.
Coronavirus: Viminale, ok a misure più restrittive Regioni .Circolare a prefetti ricorda quanto prevede decreto 10 aprile – “Continuano a trovare applicazione le misure più restrittive adottate dalle Regioni, anche d’intesa con il ministero della Salute, relativamente a specifiche aree dei rispettivi territori regionali”. Lo segnala la circolare inviata ai prefetti dal capo di Gabinetto del ministero dell’Interno, Matteo Piantedosi, in seguito all’entrata in vigore del decreto Conte del 10 aprile scorso che contiene misure per il contenimento della diffusione del Coronavirus fino al 3 maggio.
Coronavirus:Viminale, anche Gdf per controlli aziende aperte – I prefetti potranno demandare anche alla Guardia di finanza lo svolgimento di specifici controlli e riscontri sulla veridicità del contenuto delle comunicazioni prodotte dalle aziende relativamente alla possibilità di proseguire la propria attività perchè appartenente ad una delle filiere consentite. Lo indica la circolare firmata dal capo di Gabinetto del ministero dell’Interno, Matteo Piantedosi, in seguito all’entrata in vigore del decreto Conte del 10 aprile scorso che contiene misure per il contenimento della diffusione del Coronavirus fino al 3 maggio. Le Fiamme Gialle, indica la circolare, “in linea con le proprie funzioni di polizia economico-finanziaria”, potrà svolgere i controlli “a mezzo di disamine documentali, tramite le banche dati in uso e, ove necessario, rilevamenti presso le sedi aziendali”.
Coronavirus:Science,nella fase 2 si procederà per tentativi . Ricercatori,non c’è ancora consenso scientifico su come riaprire – Isolamento dei malati e tracciamento dei loro contatti, restrizioni ai confini e distanziamento sociale saranno i tre punti fermi per gestire la riapertura dopo il lockdown. Ma su come attuarli praticamente c’è ancora molta incertezza ed è probabile, secondo la comunità scientifica, che si procederà per tentativi ed errori, come segnala un articolo sul sito della rivista Science.
“Come rilassare il lockdown è qualcosa su cui non c’è consenso a livello scientifico”, rileva Caroline Buckee, epidemiologa dell’Harvard T.H. Chan School of Public Health (HSPH). Una volta che la pandemia sarà ‘domata’, i Paesi dovranno allentare le restrizioni, cercando di mantenere sul valore 1 il tasso di contagio indicato con la lettera R, che corrisponde alle persone che possono essere contagiate da chi ha l’infezione.
Ingressi dilazionati e non sostare più del tempo necessario – La circolare del Viminale ai prefetti diffusa oggi ricorda l’obbligo di rispettare determinate precauzioni nei negozi. In particolare, si legge, la circolare sottolinea che è necessario, per gli esercizi commerciali la cui attività non è sospesa, “assicurare, oltre alla distanza interpersonale di un metro, che gli ingressi avvengano in modo dilazionato e che venga impedito di sostare all’interno dei locali più del tempo necessario all’acquisto di beni”.
Coronavirus: verso orari differenziati uffici-industrie. Per fase 2.Task force lavora riorganizzazione trasporto pubblico – Orari differenziati d’ingresso e d’uscita per uffici pubblici, industrie e aziende. Sarebbe questa una dell’ipotesi a cui starebbe lavorando il governo in vista del 3 maggio, secondo quanto confermano diverse fonti all’ANSA. L’ipotesi sarebbe strettamente collegata ad un altro dei nodi centrali sui quali starebbe lavorando anche la task force guidata da Vittorio Colao: la riorganizzazione dei trasporti pubblici. Prevedere ingressi e uscite ‘scaglionate’ consentirebbe infatti di alleggerire la pressione sui trasporti, che saranno comunque soggetti a regole.
La differenziazione per orari – ma anche regole più precise sulla sanificazione degli ambienti – dovrebbe diventare operativa per gli uffici pubblici alla ripartenza mentre per imprese ed industrie dovrà probabilmente esserci un aggiornamento del protocollo firmato dal governo con sindacati ed industrie. Su questo però, sempre secondo quanto si apprende, si starebbe già lavorando e sarebbe già stato chiesto ad alcune grandi imprese se sarebbero in grado di garantire una nuova organizzazione del lavoro e della produzione con la differenziazione degli orari.
Viminale,controllare la sicurezza nei luoghi di lavoro. Prefetti potranno avvalersi di Asl e ispettori per verifiche –
I prefetti potranno chiedere la collaborazione delle Asl ed avvalersi degli Ispettori del lavoro per controllare l’osservanza delle precauzioni “dettate per la messa in sicurezza dei luoghi di lavoro e la sussistenza di adeguati livelli di protezione dei lavoratori”. Lo indica la circolare firmata dal capo di Gabinetto del ministero dell’Interno, Matteo Piantedosi, in seguito all’entrata in vigore del decreto Conte del 10 aprile scorso che contiene misure per il contenimento della diffusione del Coronavirus fino al 3 maggio.
Coronavirus: ieri quasi 10 mila sanzioni, 61 denunciati – Sono 9.554 le sanzioni elevate ieri durante i controlli per il contenimento del coronavirus in tutta Italia. Lo si apprende dai dati diffusi dal Viminale. Le persone controllate sono state 265.131, mentre 61 quelle denunciate. Per quanto riguarda gli esercizi commerciali, i controlli sono stati 97.598, 110 i sanzionati, 35 gli esercizi chiusi.
Continua la discesa dei ricoveri in terapia intensiva, torna a diminuire il numero dei pazienti negli altri reparti e per la prima volta da oltre un mese l’incremento del numero di nuovi malati di Covid-19 scende sotto la soglia delle mille unità: nelle ultime 24 ore sono stati solo 675 i tamponi positivi in tutta Italia, un dato che non si registrava dal 6 marzo. I numeri della Protezione Civile confermano come il trend del contagio continui la sua lenta discesa dal plateau raggiunto una quindicina di giorni fa. Ma c’è un dato che frena ogni ottimismo: sono ancora 602 le vittime in un solo giorno, in aumento rispetto a lunedì. La strada intrapresa con le misure di contenimento sta dando i suoi frutti ma è ancora presto per allentare la stretta. Non è un caso che il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli, rispondendo a chi in conferenza stampa gli chiedeva se fosse il momento di prenotare le vacanze, ha risposto in maniera laconica ma allo stesso tempo molto chiara: “non so rispondere a questa domanda, ma non credo che nessuno sappia rispondere in questo momento”.
La curva non scende e, ad eccezione della Lombardia, l’epidemia di Covid-19 in Italia continua a stazionare su un altopiano, in alcuni casi ormai da più di tre settimane: sono gli indici di una situazione che il fisico Federico Ricci Tersenghi, dell’Università Sapienza di Roma, giudica “abbastanza invariata”. Il numero dei malati è aumentato di 675 in 24 ore contro l’aumento di 1.363 del giorno precedente: un dato solo in apparenza positivo, ma “poco significativo perché sono dati che seguono l’andamento dei tamponi, che nei giorni di Pasqua probabilmente non sono stati fatti o si sono ridotti”.
“Microprestiti alle imprese garantiti al 100% dallo Stato pronti a partire”. E finanziamenti alle grandi imprese in rampa di lancio. Con il via libera Ue al nuovo schema di garanzie tramite Fondo per le Pmi e Sace diventa operativa la macchina messa in moto con il decreto salva-imprese per assicurare la liquidità necessaria a imprese e partite Iva: i prestiti alle imprese da 25.000 euro “saranno operativi da mercoledì e le prime erogazioni potrebbero avvenire già da lunedì”, assicura il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri. E i 600 euro per le partite Iva, “già in mattinata” sui conti correnti di quasi due milioni di autonomi, saranno in pagamento per tutti entro venerdì, per essere aumentati a 800 euro ad aprile: “è un numero verosimile”. Con il governo che, per le imprese che hanno dovuto chiudere, guarda a forme di ristoro, trasferimenti a fondo perduto. Per queste imprese “le tasse le abbiamo rinviate per adesso, e poi definiremo modalità di ristoro o intervento diretto”.