Coronavirus Abruzzo, gli aggiornamenti del 15 marzo: 25 nuovi positivi, due decessi

Coronavirus Abruzzo: qui in aggiornamento le notizie di domenica 15 marzo. 25 nuovi positivi tra cui un 75enne deceduto a Crecchio. Muore una 91enne all’ospedale di Chieti. In un giorno raddoppiati i pazienti in terapia intensiva, da 14 a 28. Attivato l’ospedale del G8 all’Aquila, vi partorisce una donna negativa al tampone.

+++ NOTIZIA IN CONTINUO AGGIORNAMENTO +++

Ore 21.55Donna 91enne positiva muore all’ospedale di Chieti

Ore 21.45 Sindaci Val Fino chiedono a Marsilio ordinanza come De Luca

Ore 20,45Asl dispone lo stop ai ricoveri a Ortona e Atessa

Ore 19.00Coronavirus Abruzzo, la Marelli di Sulmona chiude da domani

Ore 17.50Verì: “situazione critica, ma finora reggiamo”

Ore 17,40D’Alessandro (IV): “subito tamponi a tutto il personale medico e sanitario”

Ore 17.00TUA a regime minimo: da Giuliante tre proposte a Marsilio

Ore 16.30Asl Teramo: “ecco perché la famiglia di Brugherio è stata dimessa dal Mazzini”.

Ore 16.20L’uomo di Crecchio è deceduto in casa. Decine di persone in quarantena nell’Ortonese.

Ore 15.45 – In Abruzzo 28 pazienti in terapia intensiva, raddoppiati in 24 ore

Ore 15.2025 nuovi positivi tra cui un uomo deceduto a Crecchio che soffriva di altre patologie.

Ore 13.55Ad Atri ospedale Covid-19 e il sindaco scrive a Marsilio

Ore 13.45Madre negativa al tampona partorisce nell’ospedale del G8

Ore 12.49A L’Aquila arriva il primo paziente contagiato nella struttura del G8

Ore 11.28La ditta Torricella di San Salvo dona presidi di protezione all’ospedale San Pio di Vasto

Ore 11.03Confindustria Abruzzo: “Le aziende al servizio del territorio”

Ore 10.50A Pescara le campane a festa invitano a unirsi alla preghiera di Monsignor Valentinetti in onda tutti i giorni alle 18,30 su Rete8

Ore 9.15 – Roccaraso Futura chiede di riattivare terapia intensiva all’ospedale di Castel di Sangro

LA VIDEO-SINTESI DELLA GIORNATA:

 

 

LE NOTIZIE DALL’ITALIA E DAL MONDO (ANSA)

Sono arrivate a 1.809 le vittime del coronavirus in Italia. In un solo giorno c’è stato un aumento di 368 morti. Sabato l’aumento era stato di 175. Sono 2.335 le persone guarite in Italia dopo aver contratto il virus, 369 in più di ieri.  Superati i 20 mila malati: sono complessivamente 20.603, con un incremento rispetto a sabato di 2.853, mentre il numero complessivo dei contagiati – comprese le vittime e i guariti – ha raggiunto i 27.747. Il dato è stato fornito dal commissario per l’emergenza Angelo Borrelli in conferenza stampa alla Protezione Civile.

“Sono felice che Guido Bertolaso possa dare una mano alla regione Lombardia e che possa essere di questa partita”, dice il commissario Angelo Borrelli rispondendo ai cronisti che gli chiedevano quale sarà il suo rapporto con l’ex capo della protezione civile chiamato come consulente da Fontana. “Sono una persona che è stata cresciuta da Bertolaso e credo di aver imparato molto da lui – ha aggiunto – il mio rapporto con lui è ottimo e sarò felice di lavorare insieme a lui”.

La situazione complicata in Lombardia – Sono 252 i nuovi decessi per coronavirus in Lombardia, una cifra mai raggiunta finora in regione in una singola giornata. Dall’inizio dell’emergenza in Lombardia non erano mai stati superati i 200 decessi in un giorno: ieri erano stati 76, mentre mercoledì 11 marzo erano stati 149, il numero massimo di decessi fino a oggi. “I positivi sono 13.272, più 1.587, i ricoverati in ospedale sono 4.898, più 602 rispetto a ieri, c’è una crescita costante ma non esponenziale. In terapia intensiva aumentano solo di 25, 757 in totale, un dato molto più ridotto rispetto alla media di 45 ma non cantiamo vittoria, anche perchè i decessi sono 1.218, con una crescita di 252”: lo ha detto l’assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera.

“Intubiamo in Terapia intensiva anche più di 7 persone al giorno e lavoriamo senza sosta, con in media un turno di riposo ogni 14 giorni”, racconta all’ANSA Ivano Riva, anestesista e rianimatore dell’Ospedale Giovanni XXIII di Bergamo.  “Se il trend dell’epidemia da SarsCov2 continuerà con questo ritmo, Bergamo reggerà ancora per pochissimo”, ammette.

“Il ministro Boccia ha ricordato che sono state inviate 500mila mascherine in Lombardia, noi lo ringraziamo ma ne abbiamo bisogno di 300mila al giorno”, ha detto l’assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera, aggiungendo che se “una consegna di 500mila mascherine viene considerata importante, forse non c’è la percezione della battaglia che stiamo vivendo qua”.

 “C’è massima attenzione per la situazione in Lombardia”, puntualizza il presidente del Consiglio Giuseppe Conte.  “Io vedo migliaia di persone che lavorano rischiando e senza sosta, dagli ospedali a chi garantisce i servizi, dalle Regioni, ai Sindaci, al Governo, alla Protezione Civile. E chiedo: basta polemiche, basta attacchi reciprochi. Siamo tutti sulla stessa barca e non c’è tempo da sprecare”, dice anche il capo delegazione del Pd Dario Franceschini.

QUATTRO VITTIME IN TRENTINO – Sono 4 i decessi per coronavirus in Trentino. Una delle vittime è padre Angelico, 84 anni, che aveva accompagnato il pullman di pellegrini ad Assisi, dove ci sono stati i primi contagi trentini. I nuovi casi sono 117, per un totale di 378 contagiati, 278 dei quali sono a domicilio, 14 in reparti di alta intensità, 6 in terapia intensiva, 73 in reparti di malattie infettive, 7 le persone guarite.

SI AGGRAVA LA SITUAZIONE IN VENETO – Sono  2.172, con l’aggiunta degli ultimi 178 casi con i quali è stato aggiornato il report della Regione Veneto. I pazienti ricoverati sono 426 (+10), quelli in terapia intensiva 129 (+4). Si aggrava il bilancio dei morti, ora a quota 63, con 3 malati deceduti nella notte. I pazienti dimessi dall’inizio dell’emergenza, il 21 febbraio, sono 120.

SERVONO VENTILATORI E MASCHERINE – “La nostra priorità è far lavorare in sicurezza medici, infermieri e tutto il personale sanitario che con coraggio e spirito di abnegazione si sta prodigando per la cura dei cittadini, dedicandosi a questa emergenza sanitaria senza risparmiare energie. Come governo siamo strenuamente impegnati – e io stesso attraverso contatti con i miei omologhi – per procurare in tempi brevissimi i dispositivi di protezione che consentano loro di lavorare in massima sicurezza”, ha detto Conte. Il ministro Luigi Di Maio ha fatto, inoltre, sapere che “è stata sbloccata l’esportazione, dalla Germania e dalla Francia, di mascherine, tute e schermi facciali”. Per far fronte all’emergenza, Consip ha già ordinato 3.800 ventilatori polmonari, ne ha reso disponibili in pronta consegna ulteriori 300, e ha contrattualizzato forniture per oltre 30 milioni di mascherine chirurgiche, più di 7 milioni di guanti, oltre 13 milioni di tute, calzari, cuffie e camici (ancora da assegnare da parte di Protezione Civile) e per oltre 390 mila tamponi e più di 260 kit diagnostici corrispondenti a oltre 67 mila test. Lo rende noto la società spiegando che tutte le forniture “sono completamente sicure”.

 

 

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L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.