Coronavirus Abruzzo, gli aggiornamenti del 24 aprile

Coronavirus Abruzzo, qui tutti gli aggiornamenti di venerdì 24 aprile. In netto calo la percentuale dei positivi: su 1732 tamponi processati oggi è appena dell’1%, ieri era al 4,2%.

 

+++NOTIZIA IN CONTINUO AGGIORNAMENTO+++

Ore 20.30- Coronavirus Abruzzo: Montesilvano, consegna di mascherine e assembramenti, scoppia la polemica

Ore 18.25 – In più della metà delle regioni italiane, Abruzzo compreso, calano i malati Covid-19

Ore 18.10Morta una donna di 37 anni, positiva al Coronavirus: è la vittima più giovane in Abruzzo

Ore 17.57 – Il CNAT della d’Annunzio è il Centro di riferimento Abruzzo per  Coronavirus in oculistica

Ore 17.00Docente dell’Università di Teramo in task force  Sanità Veterinaria e Sicurezza Alimentare

Ore 16.03Bollettino quotidiano Coronavirus in Abruzzo: solo 18 nuovi casi, l’1% su 1732 tamponi analizzati

Ore 15. 50Sulmona, festa patronale in streaming 

Ore 14.04Pescara: arrivata la macchina per i 2400 tamponi

Ore 12.54Marsilio firma l’ordinanza di revoca della zona rossa per i Comuni della Val Fino

Ore 12.44Il sindaco di Castiglione Messer Raimondo negativo al tampone 

Ore 12.35Pescara: ecco la spesa sospesa che aiuta le famiglie

Ore 12.30 – Coronavirus Abruzzo: sui buoni spesa all’Aquila è caos dopo decisione del Tar

Ore 11.58Ricostruzione e cantieri: per Ordine Ingegneri serve un protocollo condiviso

Ore 10.58Trasporto pubblico e disabilità: Ferrante interroga Tua sulle barriere architettoniche

Ore 9.35 – Francavilla al mare: Lino Guanciale legge online Fontamara per il Teatro Sirena

Ore 8.44Fase 2: D’Amario, “Ripartire ma con garanzie contro focolai”

Ore 8.27Coronavirus: Di Giannantonio, la perdita del sonno è la prima spia dell’angoscia da lockdown

Ore 6.00 – Ordinanza di Marsilio: autorizzata vendita di cibo da asporto

LE NEWS DALL’ITALIA E DAL MONDO (ANSA)

#”Abbiamo dato l’ok ad aprire anche prima del 4 maggio i cantieri che intervengono sull’assetto idrogeologico, per l’edilizia scolastica, quella carceraria e quella residenziale pubblica. E abbiamo definito un accordo con ministero delle Infrastrutture, sindacati e associazioni datoriali, per la regolamentazione della ripartenza dei cantieri in sicurezza”. Lo riferiscono i presidenti di Anci Antonio Decaro e di Upi, Michele de Pascale, al termine di un incontro con il ministro Paola de Micheli, sui protocolli di sicurezza nei cantieri pubblici nella fase 2. “La priorità di Comuni e Province – continuano Decaro e de Pascale – è il come non il quando: si può anticipare quando ci sono le condizioni di sicurezza. Per questo l’accordo stabilisce le modalità di accesso dei fornitori esterni ai cantieri, le norme di pulizia e sanificazione nel cantiere, l’utilizzo delle mascherine e degli altri dispositivi di protezione, gli accessi agli spogliatoi e l’istituzione di un presidio sanitario e di pronto soccorso specializzato in grado di provvedere immediatamente all’isolamento dei lavoratori che presentino sintomi di coronavirus”

#Continua per il quinto giorno consecutivo il calo dei malati di Coronavirus in Italia. Sono 106.527 gli attualmente positivi, 321 in meno di ieri. Le vittime in Italia sono salite a 25.969, con un incremento di 420 in un giorno. Ieri l’aumento era stato di 464. Superano le 60mila le persone guarite, ad oggi sono 60.498, con un incremento rispetto a ieri di 2.992. L’aumento ieri era stato di 3.033. Prosegue ancora il trend in calo dei ricoveri in terapia intensiva: oggi sono 2.173, 94 in meno rispetto a ieri. Di questi, 756 sono in Lombardia, 34 in meno rispetto a ieri. Dei 106.527 malati complessivi, 22.068 sono ricoverati con sintomi, 803 in meno rispetto a ieri, e 82.286 sono quelli in isolamento domiciliare. Il numero dei contagiati totali dal Coronavirus in Italia – compresi morti e guariti – è di 192.994, con un incremento rispetto a ieri di 3.021. L’aumento ieri era stato di 2.646. I dati sono stati resi noti dalla Protezione civile.

Sono 34.368 i malati in Lombardia (495 in più rispetto a ieri), 12.509 in Emilia-Romagna (-336), 15.391 in Piemonte (+239), 9.679 in Veneto (-246), 6.133 in Toscana (-38), 3.437 in Liguria (-29), 3.273 nelle Marche (+43), 4.492 nel Lazio (+6), 2.943 in Campania (-35), 1.827 nella Provincia di Trento (-44), 2.933 in Puglia (-3), 1.320 in Friuli Venezia Giulia (+185), 2.320 in Sicilia (+19), 2.079 in Abruzzo (-21), 1.093 nella provincia di Bolzano (-401), 322 in Umbria (-33), 804 in Sardegna (-13), 821 in Calabria (-2), 354 in Valle d’Aosta (-109), 229 in Basilicata (+0), 200 in Molise (+2). Quanto alle vittime, se ne registrano 13.106 in Lombardia (+166), 3.303 in Emilia-Romagna (+34), 2.699 in Piemonte (+69), 1.244 in Veneto (+38), 742 in Toscana (+19), 1.076 in Liguria (+29), 865 nelle Marche (+8), 384 nel Lazio (+9), 336 in Campania (+4), 389 nella provincia di Trento (+7), 383 in Puglia (+9), 258 in Friuli Venezia Giulia (+2), 218 in Sicilia (+5), 286 in Abruzzo (+6), 263 nella provincia di Bolzano (+2), 62 in Umbria (+1), 102 in Sardegna (+4), 80 in Calabria (+4), 129 in Valle d’Aosta (+2), 24 in Basilicata (+0), 20 in Molise (+0).

Ad oggi sono stati effettuati 1.642.356 tamponi che hanno riguardato complessivamente 1.147.850 persone. L’incremento del numero dei tamponi rispetto a ieri è di 62.447.

#Secondo lo studio preliminare sulle fonti di infezione condotto dall’Istituto Superiore di Sanità, su circa 4500 casi notificati tra l’1 e il 23 aprile, il 44,1% delle infezioni si è verificato in una Rsa, il 24,7% in ambito familiare, il 10,8% in ospedale o ambulatorio e il 4,2% sul luogo di lavoro. Oggi è stata presentata una guida pratica dedicata a chi si prende cura degli anziani, realizzata dal dipartimento di Malattie cardiovascolari, endocrino-metaboliche e invecchiamento dell’Istituto Superiore di Sanità e disponibile sul sito dell’Istituto. L’opuscolo, tradotto in 8 lingue (inglese, francese, spagnolo, rumeno, polacco, russo portoghese e tamil) si rivolge soprattutto a badanti e offre indicazioni su come proteggere gli anziani proteggendo anche se stessi, visto che prendersi cura di un anziano significa aiutarlo ad alzarsi, camminare, mangiare e lavarsi e non è possibile quindi mantenere il distanziamento di almeno un metro. Il documento sarà disponibile anche in forma di decalogo, in modo da essere pubblicato sia come post sui social che in versione stampabile. Come poster verrà affisso in farmacie, studi medici, ospedali.

#I poveri in coda alle mense Caritas o in cerca di altro aiuto sono più che raddoppiati in poche settimane. Il coronavirus ha ingrossato le fila delle già tante persone che facevano fatica a mettere un piatto a tavola. E così dall’inizio dell’emergenza sanitaria si registra un aumento del +114% nel numero di nuove persone che si rivolgono ai Centri di ascolto e ai servizi delle Caritas diocesane rispetto al periodo di pre-emergenza coronavirus. È il dato allarmante che risulta da una prima rilevazione condotta a livello nazionale su 70 Caritas diocesane in tutta Italia, circa un terzo del totale. “Non siano i poveri, gli ultimi, gli emarginati e gli indifesi a pagare il prezzo più alto della crisi”, è l’appello di don Francesco Soddu, direttore di Caritas Italiana.

#Edilizia, manifattura e attività commerciali dedicate: anche gli scienziati danno il disco verde alla ripartenza di questi settori, quelli a più basso rischio tra quelli ancora chiusi. E aprono il varco alla possibilità che il governo decida per un’apertura anticipata al 27 aprile di un ventaglio più ampio di imprese, rispetto a quelle finora ipotizzate. Il premier Giuseppe Conte deciderà entro il weekend, in una nuova girandola di contatti con gli enti locali e gli esperti del comitato tecnico scientifico e della task force di Vittorio Colao. I sindacati, che lavorano con il governo per aggiornare i protocolli di sicurezza sul lavoro, frenano. Ma al contrario le Regioni, a partire dal Dem Stefano Bonaccini e Confindustria, premono per riaccendere il motore.

Conte si riserva una scelta nelle prossime ore, fermo restando l’inizio della “fase 2” il 4 maggio. “Noi siamo pronti e Colao è d’accordo con noi”, insiste il presidente del Veneto Luca Zaia. Si vanno definendo intanto nuovi dettagli su come sarà la “fase 2”, a partire dal cruciale snodo dei trasporti. Resteranno in una prima fase le limitazioni per i viaggi fuori dalle regioni ma, spiegano gli scienziati, potrà muoversi chi vive al confine. Una bozza di documento del ministero individua nuove regole per bus, metro, treni, aerei, con misurazione della temperatura nelle stazioni. Per evitare ore di punta ci saranno tariffe differenziate nelle diverse fasce e poi biglietti elettronici, percorsi a senso unico in entrata e uscita, posti distanziati e sistemi conta persone. Non solo:si userà la mascherina, spiega l’Inail, sui bus, come nei luoghi di lavoro. La Camera anticipa le scelte del governo e impone a deputati, premier e ministri di indossarla nelle aule parlamentari. E’ difficile che l’obbligo sia imposto anche a chi cammina per strada, ma la fase della “convivenza” con il virus sarà segnata dall’uso di guanti, mascherine, disinfettanti per le mani: l’approvvigionamento sarà un punto di tenuta cruciale della ripartenza.

Il dato da tenere d’occhio sarà sempre l’indice di contagio R0, che è sceso tra lo 0,5% e lo 0,7%, e permette di progettare la riapertura: “Più guariti che nuovi malati, è un segno positivo ma serve ancora molta prudenza e gradualità”, dice il ministro Roberto Speranza. Non si può di sicuro, avverte il presidente del Css Franco Locatelli, riaprire le scuole, perché il rischio è riportare l’indice ben sopra l’1. Anche per l’estate “scordiamoci i campi estivi e gli oratori”, aggiunge Locatelli: per i parchi, spiega, si stanno studiando controlli e accessi contingentati. Ma insorge la ministra per la Famiglia Elena Bonetti, esponente del partito renziano, che più spinge per riaprire: “I genitori devono tornare a lavoro, i campi estivi li organizziamo in modo che possano funzionare”, ribatte. Grande attenzione c’è sul settore turistico: gli scienziati lavorano alle regole della “estate italiana”, all’insegna di vacanze a poca distanza da casa. La conferenza Stato-Regioni chiede al governo la sospensione dei canoni demaniali per il 2020, incluse le spiagge. Per le riaperture sono “ore decisive”, spiega Bonaccini, che auspica regole nazionali e registra “passi avanti” nel confronto con il governo. Mentre c’è chi, come il ligure Giovanni Toti, invoca “autonomia” nell’adattare le regole al territorio. La richiesta dei governatori del Nord comunque è chiara: poter dare ai cittadini da lunedì i primi segnali, facendo ripartire altre aziende.

Quanto alle parti sociali, va avanti dal pomeriggio, con previsione di riunione notturna, il confronto con i ministri Stefano Patuanelli e Nunzia Catalfo per aggiornare i protocolli di sicurezza già stilati a marzo e che regoleranno la riapertura delle aziende. I sindacati chiedono che le indicazioni siano contenute in un dpcm o in un disegno di legge, con un meccanismo di sanzioni per chi trasgredisce. L’esito del confronto con le parti sociali influirà anche sulla decisione attesa sulla possibile riapertura dal 27 aprile di edilizia e manifattura, almeno in alcuni comparti. Prima di ogni decisione, Conte tornerà a confrontarsi con gli scienziati ma anche con la cabina di regia con gli enti locali, che potrebbe essere convocata nella giornata.

Il Collegamento con il Tg8 delle ore 19.30:

 

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L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.