Coronavirus Abruzzo, qui tutti gli aggiornamenti di domenica 5 aprile. Si conclude una settimana in cui la crescita dei contagi ha conosciuto una frenata, ma non ancora una sensibile discesa. Guarito il sindaco di Penne Semproni. Positivo Brucchi, ex primo cittadino di Teramo.
+++NOTIZIA IN CONTINUO AGGIORNAMENTO+++
Ore 21.30 – Castaldi: domani liquidità per 100 mld
Ore 20.00 – Coronavirus: messa Sulmona, multa 280 euro ai fedeli
Ore 18.40 – Verì: dopo Pasqua tornare alla cura delle malattie normali
Ore 16.30 – Coronavirus: Teramo positivo l’ex sindaco
Ore 16.15 – Coronavirus: ecco il menù che salva la salute (e la linea) tavola
Ore 15.30 – Il bollettino del giorno: + 75 positivi
Ore 13- Coronavirus Abruzzo: la raccolta fondi del Comitato Difendiamo Loreto
Ore 12.30- Coronavirus Abruzzo: 46 persone sanzionate nel corso di 1123 controlli nell’Aquilano
Ore 12- Coronavirus Abruzzo: 70 persone sanzionate su 6317 fermate nel Teramano
Ore 11.30- Coronavirus Abruzzo: Sipo e il sostegno psicologico distanza
Ore 11.00- Coronavirus Abruzzo: pronte le prime 50 mila mascherine prodotte dalla Fater
Ore 10.30- Coronavirus Abruzzo: in 60 giorni ospedale Covid in ex Ipav Pescara
Ore 10.00- Coronavirus Abruzzo: L’Aquila ricorda il sisma senza fiaccolata
Ore 9.30- Coronavirus Abruzzo: aumento dei contagiati Penne, ma guarisce il sindaco
Ore 6.00 – Aumentano i guariti con il Tocilizumab, presto la cura con il plasma
LE NOTIZIE DALL’ITALIA E DAL MONDO (ANSA)
La curva scende e in Italia l’orizzonte della graduale ripresa delle attività non è mai stato così vicino. Cala sensibilmente il numero dei ricoveri, degli accessi in terapia intensiva e dei decessi per Covid-19. Cifre che spingono l’Istituto Superiore di Sanità, per la prima volta dall’inizio dell’emergenza, a parlare di “fase 2, se questi dati si confermano”. Ipotesi che oramai sembra essere messa a rischio solo da chi continua a violare le norme anti-contagio, dopo il nuovo boom di ‘furbetti’ denunciati: oltre 9mila nelle ultime 24 ore. Sono 91.246 i malati di coronavirus in Italia, 2.972 in più (+3,37%) rispetto a sabato, ma rallenta l’incremento del numero di vittime, in tutto 15.887. A far sperare, nonostante il pesante bilancio, è l’ultimo dato sui 525 decessi in un giorno (+3,42%). “E’ il numero più basso di deceduti dal 19 marzo ad oggi”, commenta il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, facendo riferimento a una data dalla quale le cifre sui decessi giornalieri non erano mai più scese sotto la soglia psicologica dei 400 morti per il virus. Continuano a diminuire, per il secondo giorno consecutivo, gli accessi in terapia intensiva. Sono 3.977 i malati in rianimazione, 17 in meno, mentre per la prima volta anche le cifre sui ricoverati con sintomi si riducono: ora sono 28.949 ovvero 61 in meno. Numeri meno confortanti sul nuovo aumento di guariti: ‘solo’ 819 in più per un totale di 21.815. Ma la curva ormai sembra scivolare verso la direzione attesa.
“Se questi dati si confermano, dovremo cominciare a pensare alla fase 2”, spiega il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro. Parole che volgono timidamente uno sguardo al segnale di lento alleggerimento delle misure, che potrebbe segnare la progressiva fine della quarantena italiana, passando dal ‘contenimento’ del virus al ‘mantenimento’ per il riavvio di alcune attività. “Abbiamo vari indicatori – aggiunge Brusaferro – e l’atteso è che nei prossimi giorni vedremo ancora questo trend diminuire”. Resta però chiaro che la sperata discesa è solo all’inizio e per questo ancora fragile. “La costante attività delle forze dell’ordine è un buon deterrente, ma è importante che vengano mantenuti comportamenti molto stringenti. Confidiamo nell’atteggiamento della popolazione, che deve essere corretto con il comportamento che viene richiesto.
Dunque non bisogna abbassare la guardia”, avverte Borrelli in vista delle giornate di Pasqua e Pasquetta, giorni in cui si rischia un nuovo record di ‘furbetti’ pronto ad essere scongiurato con l’aumento di controlli in quelle date. Le persone denunciate sabato dalle forze di polizia per i divieti sugli spostamenti sono state 9.284 mentre venerdì, il giorno precedente, erano state 8.187. Dall’11 marzo, data di inizio delle prescrizioni, le contestazioni alle persone per violazioni ai divieti anti-contagio sono state 176.767. Anche per questo, sulla scia dell’ordinanza già in vigore in Lombardia, anche il governatore Toscana annuncia un provvedimento simile che renda “obbligatorio l’uso della mascherina all’esterno delle abitazioni”, in vista di un ordine che raddoppi le dieci milioni di mascherine già in dotazione nella regione. “L’ordinanza della Regione Lombardia va rispettata, è importante dove non si riesce a rispettare la distanza – precisa Borrelli commentando questo tipo di disposizione – le produzioni che si sono avviate ne renderanno possibile la fornitura a tutta la popolazione”.