Coronavirus Abruzzo, gli aggiornamenti di martedì 5 maggio: 246 i corregionali che hanno segnalato il rientro nel primo giorno della “fase due”. Oggi 25 nuovi casi e 3 decessi.
+++NOTIZIA IN CONTINUO AGGIORNAMENTO+++
Ore 22.00 – Coronavirus: in Abruzzo graduale ripresa sanità da 11 maggio
Ore 19.03 – Pescara: fase 2, in tanti a passeggio sul lungomare
Ore 18.05 – Coronavirus Abruzzo: emergenza turismo, il Pd incontra la Bonaccorsi
Ore 17.55 – Coronavirus Abruzzo: fase 2, riapre cantiere stradale sulla provinciale 262
Ore 16.49 – Legambiente: proposte per il rilancio dei territori in fase 2
Ore 16.40 – Coronavirus Abruzzo, Trenitalia “Ripartenza positiva”
Ore 15.58 – Coronavirus Sulmona: fase 2, in piazza Garibaldi torna il mercato
Ore 15.21 – Coronavirus Abruzzo, il bollettino del 5 maggio: 25 nuovi casi e 3 decessi
Ore 13.56 – Coronavirus Abruzzo, a L’Aquila l’Aniem contro il comune
Ore 13.01 – Fase 2: Coldiretti propone la scuola in fattoria
Ore 12.51 – Chieti: fase 2 e riavvio cantieri, sopralluogo a Palazzo d’Achille
Ore 12.30 – A Montesilvano ha debuttato il mercato al Pala Dean Martin
Ore 11.50 – Coronavirus, a Pescara la pineta dannunziana riapre lunedì prossimo
Ore 11.30 – A Pescara ieri centro invaso per passeggio. Fazii “se siamo irresponsabili non ne usciamo”
Ore 11.21 – Coronavirus Abruzzo: all’Aquila guanti e mascherine gettati per strada
Ore 11.20 – Coronavirus: a L’Aquila ripartiti i cantieri dei sottoservizi
Ore 11.11 – Coronavirus Abruzzo: anche L’Aquila è centro per diagnosi tamponi
Ore 11.oo – Coronavirus: a L’Aquila guanti e mascherine gettati in strada
Ore 10.00 – Coronavirus Abruzzo, CNA propone uso taxi e NCC
Ore 9.45 – Anche a L’Aquila attivato centro per l’analisi dei tamponi
Ore 9.30 – Debutta l’asporto con code di auto al McDonald
Ore 9.00 – Coronavirus: a L’Aquila tensostrutture per tamponi agli edili
Ore 8.00 – Allerta INPS, in corso tentate truffe online sui 600 euro
Ore 6.00 – Coronavirus Abruzzo: 246 persone rientrate da fuori regione
LE NEWS DALL’ITALIA E DAL MONDO (ANSA)
Coronavirus Italia: il bollettino del 5 maggio
Sono 85.231 i guariti dal coronavirus in Italia, con un incremento di 2.352 rispetto a ieri; 98.467 i malati per Covid 19, con un decremento di 1.513 rispetto a ieri. Il dato è stato reso noto dalla Protezione civile.
Continua il calo dei ricoverati in terapia intensiva per coronavirus: a oggi sono 1.427, 52 in meno rispetto a ieri. In Lombardia sono 509, 23 meno di ieri.
Sono salite a 29.315 le vittime per coronavirus in Italia, con un incremento di 236 in un giorno. In sei regioni – Umbria, Sardegna, Valle d’Aosta, Calabria, Basilicata e Molise – non si registrano morti nelle ultime 24 ore.
In Italia i contagiati totali, vale a dire gli attualmente positivi al coronavirus, le vittime e i guariti, sono 213.013 con un incremento rispetto a ieri di 1.075.
Calo netto dei malati – gli attualmente positivi nei dati della Protezione civile – nelle quattro regioni più colpite dal coronavirus. Sono 215 in meno in Lombardia, in Piemonte -239, in Emilia-Romagna -303, in Veneto -118. I malati calano in tutto il resto d’Italia, ad eccezione della Marche, dove si registrano 13 nuovi casi, e in Basilicata, in cui se ne registrano 4. Sicilia e Valle d’Aosta non registrano nuovi attualmente positivi.
Nel dettaglio i casi attualmente positivi sono 37.092 in Lombardia (-215), 15.323 in Piemonte (-239), 8.681 in Emilia-Romagna (-303), 7.116 in Veneto (-118), 5.190 in Toscana (-89), 3.427 in Liguria (-81), 4.370 nel Lazio (-15), 3.219 nelle Marche (+13), 2.530 in Campania (-181), 1.041 nella Provincia autonoma di Trento (-124), 2.939 in Puglia (-6), 2.202 in Sicilia (+0), 984 in Friuli Venezia Giulia (-66), 1.809 in Abruzzo (-28), 612 nella Provincia autonoma di Bolzano (-24), 176 in Umbria (-5), 642 in Sardegna (-11), 110 in Valle d’Aosta (+0), 650 in Calabria (-24), 177 in Basilicata (+4), 177 in Molise (-1). Le vittime sono rispettivamente: Lombardia 14.389 (+95), Piemonte 3.216 (+30), Emilia Romagna 3.705 (+39), Veneto 1.545 (+17), Toscana 889 (+8), Liguria 1.232 (+11), Lazio 534 (+10), Marche 936 (+4), Campania 369 (+3), Provincia autonoma di Trento 433 (+3), Puglia 433 (+4), Sicilia 247 (+3), Friuli Venezia Giulia 303 (+4), Abruzzo 335 (+3), Provincia autonoma di Bolzano 286 (+2), Umbria 70 (+0), Sardegna 119 (+0), Valle d’Aosta 139 (+0), Calabria 88 (+0), Basilicata 25 (+0), Molise 22 (+0). I tamponi effettuati sono 2.246.666, con un incremento di 55.263 rispetto a ieri. Le persone sottoposte a tampone sono 1.512.121.
Sempre secondo i dati diffusi dalla Protezione Civile, 16.270 persone sono ricoverate con sintomi, con un decremento di 553 pazienti rispetto a ieri. Sono invece 80.770 le persone in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi, 908 in meno di ieri.
Con l’Italia lanciata nella Fase 2, i dati della Protezione civile raccontano ancora la Fase 1 e registrano la discesa dei malati di Covid 19 sotto i 100 mila, una soglia psicologica. I numeri continuano a essere confortanti nel complesso, meno in Lombardia, Piemonte e altre regioni del Nord, sempre di più nel Centro Sud. Ma una pessima notizia arriva da Istat e Istituto superiore di sanità (Iss), che hanno calcolato una mortalità nel Paese aumentata a marzo quasi del 50% rispetto alla media degli ultimi anni, con un picco abnorme di +568% a Bergamo. E’ l’impatto del coronavirus, le cui vittime potrebbero essere alla fine parecchie migliaia in più. Le cifre giornaliere scontano i pochi tamponi fatti a causa del ponte del Primo maggio: 37.631 domenica, quasi la metà della media degli ultimi giorni. Di conseguenza i casi individuati sono di meno, 1.221 i nuovi positivi (compresi deceduti e guariti), con il totale a quasi 212 mila. I dimessi sono 82.879, ossia 1.225 più del giorno precedente. Salgono invece a 29.079 le vittime, con un incremento di 195 che fa seguito all’aumento minimo di 174 di domenica, il più basso dal 14 marzo. La percentuale di positivi trovati sui casi testati è del 5,3%, escludendo i tamponi ripetuti, circa il 40% del totale (del 3,2% se invece si includono). Il Comitato tecnico scientifico ha indicato il 3% come soglia di sicurezza. La Lombardia è al 12,8%, l’Emilia Romagna al 6,9, il Piemonte al 7,3, ben sopra la media nazionale. In generale il numero di tamponi fatti dovrà essere il più alto possibile nella Fase 2. I posti occupati in terapia intensiva scendono ancora, come da settimane, stavolta di 22 unità, portandosi a 1.479 totali (solo l’1% dei malati). Sarà uno degli indicatori chiave del periodo delle riaperture appena iniziato: intorno al 30% di letti in rianimazione occupati da pazienti Covid scatterà l’allerta. Al momento la Lombardia è al 33%, l’Emilia Romagna al 30%, il Piemonte al 28% (dati Bankitalia-Cattolica-Regioni elaborati da SkyTg24). Nella regione più colpita si conferma comunque il calo dei ricoverati, con 63 morti e una situazione stabile a Milano. Nell’altra Italia c’è l’Umbria, al secondo giorno senza nuovi casi.
Il numero delle vittime di Covid 19 potrebbe però essere molto più alto, in particolare nelle zone ‘cratere’. Istat e Iss nel report su ‘Impatto dell’epidemia sulla mortalità totale della popolazione residente’ indicano un aumento del 49,4% a marzo (e nell’ultima settimana di febbraio) rispetto al periodo 2014-2019. La percentuale schizza al 568% in più a Bergamo, città simbolo con le bare portate via sui mezzi militari. A Cremona i decessi sono 4 volte tanto, quasi 3 volte a Brescia. Per Gianni Rezza (Iss) c’è “una quota ulteriore di circa altri 11.600 decessi” e tre possibili cause: Covid 19, ma con tampone non eseguito; mortalità correlata a coronavirus in morti causate da disfunzioni di altri organi; mortalità per altre malattie, causata dalla crisi del sistema ospedaliero.