Coronavirus Abruzzo: agli infermieri “proposti contratti indecorosi in piena emergenza”: è quanto affermano i presidenti degli Ordini delle Professioni Infermieristiche delle quattro province.
Giancarlo Cicolini (Chieti), Irene Rosini (Pescara), Maria Luisa Ianni (L’Aquila) e Cristian Pediconi (Teramo) affermano che “la Regione vuole assumere infermieri sottopagandoli. La nostra attività libero professionale oraria è valutata 13,25 euro lordi, un vero schiaffo alla professione ed al nostro Sistema sanitario regionale. E’ quanto è stato indicato dal dirigente regionale preposto ai Direttori generali della Aziende sanitarie locali in una nota del 12 marzo scorso. Siamo una regione anche fuori dall’Italia dove, per le stesse modalità di reclutamento, nelle Aziende sanitarie, al Ministero e in altri enti pubblici, vedono tariffe orarie di 30 euro o superiori. Il mancato investimento su una figura strategica come quella dell’infermiere di famiglia e di comunità, previsto già nel Patto per la salute 2019-2021, sta portando alla creazione di sovrastrutture tanto costose quanto inutili, come le Unità speciali di continuità assistenziale (Usca) introdotte in queste ore dalla Regione Abruzzo. Si investano piuttosto fondi a tutela degli operatori sanitari e su modelli organizzativi previsti già dalla normativa”.