Coronavirus Abruzzo: continuava a produrre, ma non poteva farlo. Azienda della provincia di Chieti sanzionata dalla Guardia di Finanza.
La sanzione è giunta per inosservanza delle misure di sospensione previste dal Governo, in quanto non rientrante tra le attività consentite dal Dpcm del 22 marzo e dal Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 25 marzo o non autorizzate dal Prefetto a continuare la produzione. Il titolare della società è stato multato con una sanzione amministrativa da 400 a 3.000 euro, ed è stata disposta l’immediata chiusura provvisoria dell’attività per cinque giorni allo scopo di impedire la prosecuzione o la reiterazione della violazione, in attesa dei successivi provvedimenti della Prefettura. Per l’azienda è prevista anche la sanzione accessoria della chiusura dell’esercizio da 5 a 30 giorni, sanzione che sarà irrogata dalla Prefettura di Chieti. Al suo interno, inoltre, è stato trovato un lavoratore intento a svolgere le mansioni di magazziniere senza regolare contratto di lavoro: la sua posizione sarà esaminata nel corso di una separata attività ispettiva in materia di lavoro. Per il dipendente ‘in nero’ è scattata la sanzione amministrativa da 400 a 3.000 euro in quanto, in assenza di un regolare contratto di lavoro, si è spostato dal proprio Comune di residenza verso un altro Comune senza comprovate motivazioni.