Non si arrendono i ricercatori del Cotir di Vasto, pronti a manifestare sotto la sede della Regione. La decisione presa dai lavoratori in assemblea.
Lavoratori e rappresentanti sindacali territoriali e regionali hanno fatto il punto in assemblea sulla difficilissima situazione del centro di ricerca Cotir di Vasto, i cui dipendenti sono senza stipendi da due anni e mezzo. Al termine del confronto unanimità di intenti sulla strategia da seguire. Si parte con la richiesta di un incontro urgente con il governatore Luciano D’Alfonso. In caso negativo sono pronte a scattare azioni di protesta sotto la sede della Regione. Cgil, Cisl e Uil hanno sottolineato che «Il centro ricerche di Vasto è stato lasciato inspiegabilmente in abbandono nonostante le richieste di consulenza e gli ordinativi che arrivano dalle aziende. Solo il Cotir non è stato inserito nel salvataggio degli altri centri di ricerca».
LA NOTA SINDACALE «La situazione che sta vivendo il Cotir è drammatica. Il personale oramai senza stipendio da marzo 2015 ed anche senza una guida, visto che i quattro commissari liquidatori nominati per rilanciare la ricerca in Abruzzo si sono dimessi e ora brancoliamo nel buio. Mai come in questi ultimi tre anni siamo stati mortificati come lavoratori e come persone. Non abbiamo diritto ad avere risposte che ora chiediamo pubblicamente. Siamo sbalorditi. Eppure noi siamo nati con legge regionale, per volontà della Regione Abruzzo titolare dell’iniziativa che ha visto realizzare con un finanziamento totalmente pubblico le strutture, l’azienda sperimentale, laboratori di analisi oltre alla nostra selezione effettuata con un bando pubblico a tutti gli effetti esperito dal Cotir in nome e per conto della Regione, tutto documentabile anche perché abbiamo intrapreso un ricorso presso il tribunale del lavoro di Vasto. Vi sfido a trovare se oltre ai due centri regionali di ricerca Crab e Cotir ci sono altre partecipate che all’interno hanno personale selezionato con un bando pubblico come il nostro. Tutto ciò confermato anche in una seduta della commissione di vigilanza».