L’economista Carlo Cottarelli oggi a Pescara in un convegno con Raffaele Bonanni. “Non mi convince la strategia delle ZES. Imprese delocalizzano per colpa della burocrazia italiana. Servono riforme vere”
“Fare impresa in Italia è difficile. C’è troppa burocrazia, troppe norme inutili e la giustizia è molto lenta. Le imprese vogliono avere certezze del diritto e per questo non vengono ad investire in Italia, investono meno che in altri Paesi. Bisogna fare le riforme per rendere l’Italia un Paese in cui si investe meglio”. Così l’economista Carlo Cottarelli a margine del dibattito in programma questa mattina all’Aurum con l’ex segretario della Cisl Raffaele Bonanni e l’onorevole Giulio Cesare Sottanelli (Abruzzo in Azione) sul Pnrr, e parlando delle delocalizzazioni delle imprese dall’Italia. Cottarelli si e poi soffermato a parlare brevemente delle Zes: “Ho sempre avuto una certa incertezza sulla effettiva utilità delle Zes. Tutta Italia dovrebbe diventare una sola zona Zes invece di fare zone particolari. Io credo che in alcuni casi vadano bene, ma in generale non sono un grande e particolare fan delle Zes”.
LE RIFORME E IL PNNR – “Il Pnrr rappresenta un’occasione per fare con i finanziamenti europei le riforme e gli investimenti che non abbiamo fatto in passato in Italia. Questo vuol dire avere migliori infrastrutture dal punto di vista fisico, ma anche avere migliori infrastrutture legali facendo le riforme. Poi ogni regione beneficia di questo perché in un Paese dove si cresce di più tutte le regioni stanno meglio. Non dobbiamo sprecare questa occasione. Ci sono tante condizioni che bisogna realizzare per avere i finanziamenti che in parte sono arrivati. Da qui a fine anno sono 42 le cose che dobbiamo fare per avere altri 25 miliardi. E’ particolarmente complessi in questi primi mesi, poi diventerà più facile”.