Covid Abruzzo: i divieti della settimana di Pasqua

Covid Abruzzo: cosa si può fare e cosa è vietato nella settimana che porta alla Pasqua nelle città “arancioni” e quelle a “restrizioni rafforzate”.

Scattano i cinque giorni di arancione, a partire da lunedì 29 marzo fino a venerdì 2 aprile e poi martedì 6, per 281 comuni abruzzesi con un calendario di avvicinamento alla Pasqua, mentre nei restanti 24 comuni della regione saranno applicate ulteriori restrizioni da arancione rafforzato come stabilito dall’ultima ordinanza regionale del governatore Marsilio. Poi dal 3 al 5 aprile, come da Dpcm, il rosso tingerà tutta l’Italia.

Colori e divieti andranno di pari passo e allora proviamo a riepilogare i più importanti.
In arancione saranno consentiti gli spostamenti all’interno del proprio Comune tra le 5 e le 22; verso le altre località saranno invece permessi per esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute.
Visite a parenti e amici saranno consentite una volta al giorno all’interno del territorio comunale sempre tra le 5 e le 22 con il limite di due persone oltre a figli minori di 14 anni e a persone disabili o non autosufficienti conviventi.
Negozi, parrucchieri e centri estetici saranno aperti e bar e ristoranti chiusi con possibilità di asporto fino alle 18 per i bar e consegne a domicilio fino alle 22.
Lo spostamento verso le seconde case sarà possibile anche nelle regioni in fascia arancione o rossa, ma solo al nucleo familiare e a patto che le abitazioni siano disabitate.
Nei 24 comuni abruzzesi a maggiori restrizioni invece gli spostamenti saranno vietati, salvo che per necessità, salute e lavoro; chiusi i negozi.
L’attività motoria potrà essere svolta solo individualmente e in prossimità della propria abitazione; quella sportiva esclusivamente all’aperto e in forma individuale.
Poi, con il rosso pasquale, dal 3 al 5 aprile in tutta Italia diventano vietati gli spostamenti, ma le visite a parenti e amici saranno consentite una volta al giorno e all’interno del territorio regionale, sempre tra le 5 e le 22 con il limite di due persone oltre ai figli minori di 14 anni e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi.
Chiusi negozi e servizi alla persona, come anche bar e ristoranti che potranno avvalersi di asporto e consegne a domicilio.
Partecipare alle messe sarà possibile, ma raggiungendo la chiesa più vicina alla propria abitazione, dove si potrà celebrare una Pasqua di Resurrezione e, si spera, presto anche di rinascita dal virus.

 

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.