Covid scuola: la prima campanella in classe del 2021 nelle scuole superiori di Pescara. Studenti contenti e preoccupati. Le perplessità dello Snals: «Si poteva aspettare qualche settimana».
Contenti e preoccupati: così gli studenti abruzzesi delle scuole superiori che questa mattina, lunedì 11 gennaio, hanno potuto riascoltare in classe il suono della prima campanella del 2021. Il ritorno tra i banchi di oggi, che in Italia ha accomunato gli studenti delle superiori d’Abruzzo, Valle d’Aosta e Toscana, prevederà un’alternanza al 50% di didattica in presenza e didattica a distanza, almeno fino a nuove disposizioni.
«Si ricomincia con la voglia di rivedersi e la preoccupazione del Covid», ha dichiarato Carlo Di Michele, dirigente scolastico dell’Istituto Tito Acerbo di Pescara. «Valuteremo settimana per settimana, a seconda delle disposizioni che ci comunicheranno, ma intanto siamo partiti con quest’alternanza di didattica a distanza e in presenza al 50%, preferendo lavorare con gruppi che prevedono l’interezza delle classi.»
A esprimere dubbi per un rientro frettoloso è lo Snals, il sindacato nazionale autonomo dei lavoratori della scuola, che con il segretario regionale Carlo Frascari spiega le perplessità di questo ritorno in aula.
«Il problema principale è la movimentazione degli studenti e quindi il nodo trasporti, legato alla riapertura delle scuole superiori», ha spiegato Carlo Frascari, segretario regionale dello Snals Abruzzo. «Se si parla di una terza ondata, allora si potevano aspettare due settimane per valutare l’andamento dei contagi e poi eventualmente decidere per la didattica in presenza».
Il servizio del Tg8