Cultura: Ottaviano Giannangeli, il tributo di Walfrido Del Villano

In un incontro nella scuola da lui presieduta per 23 anni, il liceo scientifico Leonardo Da Vinci di Pescara, il prof. Walfrido Del Villano ha presentato il suo ultimo volume “Ottaviano Giannangeli tra il culto e il popolare” (Elibri editore), che traccia il profilo di una delle figure più rappresentative della cultura abruzzese del Novecento.

Giannangeli è scomparso sei mesi or sono nella sua amata Raiano, dopo aver dato lustro alla letteratura e alle arti. Fu scrittore, soggettista di opere dialettali abruzzesi, critico, poeta e anche pittore e scultore. Un artista, riflette il prof. Del Villano, “troppo spesso relegato tra stereotipi che gli hanno precluso giusti e più che meritati riconoscimenti”. Il libro rappresenta dunque una sorta di “ammenda” a questa ferita, ripercorrendo le tappe fondamentali della vita e delle opere di Giannangeli. L’impostazione e il taglio della pubblicazione del resto vennero concordati con lo stesso protagonista negli ultimi anni di vita.

Ne viene fuori uno spaccato di ricordi, che hanno il loro clou negli anni Settanta, quando Giannangeli insegnava Letteratura italiana all’Università “D’Annunzio” di Chieti, ed era legato a Mario Sansone, per anni presidente del Premio di poesia dialettale di Lanciano fondato da Giannangeli assieme a Rosato. Nella stesura l’autore ha ricevuto la collaborazione su questioni di italianistica anche di Fernando Calati, storico rivale dell’altro liceo cittadino, il Galilei. A presentare davanti ad un pubblico folto ed interessato la pubblicazione, assieme all’autore è stata la professoressa Lucilla Sergiacomo, scrittrice e critico letterario.

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Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.