Fiom: rischiano il posto i dipendenti della Depuracque Srl di Chieti, per i quali domani scadono i contratti di solidarietà.
Si tratta, ricorda il sindacato, dell’unica azienda in Abruzzo in grado di trattare le acque reflue derivanti dalle lavorazioni industriali oltre ad essere specializzata nel trattamento, smaltimento e recupero di reflui e rifiuti in genere. Dal 2015 il consorzio di Bonifica Centro e la Depuracque risultano coinvolti in una inchiesta della magistratura, che ne ha provocato il commissariamento.
La Fiom, stimolata dalle Lavoratrici e dai Lavoratori venne a conoscenza del progetto dell’ ARAP di rilevare l’ azienda, e chiese un incontro alla Regione Abruzzo sia per il problema occupazionale che per l’ ovvio interesse strategico. La regione il 31 luglio 2017 concesse prontamente l’ incontro, durante tale riunione l’ ARAP alla presenza del vicepresidente Lolli, della OS nonché le RSA e l’ azienda manifestò ufficialmente l’interessamento alla Depuracque.
“Ci lasciammo -ricorda la Fiom- con l’impegno di rivederci entro i primi di settembre 2017 ma purtroppo ad oggi dopo diversi solleciti sia la Regione Abruzzo che l’ARAP risultano latitanti”. Andrea De Lutis, della Fiom si dice “Fortemente preoccupato per il futuro delle maestranze. L’ intervento del contratto di solidarietà attraverso la FIS scadrà domani, 6 dicembre 2017. Successivamente secondo indiscrezioni, si prefigura purtroppo la riduzione del personale se non addirittura la cessazione definitiva delle attività aziendali. Se questa vertenza non si risolverà in maniera positiva” -aggiunge il sindacato- “le ripercussioni future saranno tante: avremo ulteriori 23 lavoratori per strada con altrettante famiglie in difficoltà, sicuramente aumenteranno per le aziende i costi di smaltimento delle acque essendo esse costrette a spedirle fuori regione e non tralasciamo l’ aspetto ambientale, dovremo pregare che la mancanza dell’ unica azienda in Abruzzo che lavora questo tipo di acque non condanni la nostra regione a peggiorare nell’inquinamento, nella qualità della vita e nelle condizioni di salute delle persone. La FIOM CGIL di Chieti, auspica che la Regione Abruzzo riattivi la discussione e intervenga sull’ azienda per scongiurare questa ulteriore perdita di posti di lavoro”.