Depuratore Pescara, Acerbo chiede interventi efficaci

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Depuratore Pescara: Acerbo , di Rifondazione Comunista, ricorda che il malfunzionamento era noto da tempo e quindi ora si intervenga.

Il Partito della Rifondazione comunista interviene nuovamente dulla vicenda riguardante il depuratore di Pescara. A parlare è Maurizio Acerbo, già segretario regionale del partito, ed ex consigliere regionale e comunale di Pescara, il quale ricorda che Rifondazione da tempo aveva denunciato che l’impianto di depurazione non era in grado di smaltire i reflui dei comuni dell’area metropolitana.

Acerbo in una nota afferma “ Oggi leggo che nel vertice che questa semplice verità che avevamo scoperto da lungo tempo con un semplice giro di telefonate tra tecnici Arta e Aca viene ammessa dai nostri amministratori. Il vice-sindaco Enzo Del Vecchio in dibattiti pubblici e televisivi mi aveva smentito quando avevo dichiarato che il depuratore di Pescara è inadeguato. Ora lo dice lui. Non ho mai capito perchè negasse l’evidenza. Forse per coprire le responsabilità dei precedenti vertici PD di ACA e ATO o forse perchè non lo sapeva ma gli piace pensare di sapere tutto. L’importante comunque è che ci si muova recuperando anni e anni di malgoverno del settore. Annoto soltanto che la responsabilità è degli amministratori PD di ATO e ACA che per anni hanno gestito il servizio idrico integrato. I ritardi nell’affrontare il problema non sono da addebitare al destino cinico e baro ma a una classe dirigente precisa con nomi e cognomi. Emerge anche che i fondi del Masterplan andavano concentrati su queste opere essenziali e non dispersi in tanti rivoli “.