Sequestro-bis per l’ex cava di Garrano Basso, frazione di Teramo. Apposti i sigilli per disposizione della magistratura, attivata dall’esposto dei residenti.
Ad appena un mese di distanza dal precedente provvedimento sono scattati stamani di nuovo i sigilli per l’impianto di trattamento d’inerti e produzione di bitume a Garrano Basso, nella ex cava. A chiedere il sequestro è stato il pm Luca Sciarretta, a disporlo il gip Roberto Veneziano. Nell’ambito dell’inchiesta sul presunto inquinamento ambientale aperta un anno fa sarebbero emersi, a seguito dei controlli svolti dal dipartimento di prevenzione della Asl, anche presunte violazioni delle norme sulla sicurezza dei lavoratori. Si fa riferimento, nello specifico, sia ai macchinari che ai luoghi di lavoro. L’inchiesta venne aperta circa un anno fa a seguito di un esposto di alcuni residenti per l’emissione di fumi. Nel fascicolo risulta indagato il titolare dell’impianto, un imprenditore del teramano.