Droga ad Alba Adriatica: i carabinieri smantellano traffici gestiti da extracomunitari. Spacciatore richiedente asilo arrestato tra gli applausi dei residenti e dei turisti.
Massiccia operazione, la scorsa notte, sotto la pineta nord del lungomare Marconi ad Alba Adriatica dei carabinieri della locale compagnia diretti dal Maggiore Emanuele Mazzotta assieme al N.O.R. e alle Stazioni dipendenti e con le unità cinofile di Chieti . Impegnati, oltre alle unità cinofile antidroga, anche 16 militari dell’Arma con 8 automezzi: dapprima è stata cinturata la pineta e subito dopo è scattata l’irruzione, nel corso della quale è stato arrestato in flagranza di reato – tra gli applausi dei numerosi presenti che hanno assistito in diretta – un nigeriano 22enne, richiedente protezione internazionale, domiciliato ad Alba Adriatica, che aveva allestito un vero e proprio banchetto all’aperto sotto la pineta dove riceveva le ordinazioni e smerciava la “roba” ai numerosi clienti (locali e turisti) che evidentemente avevano trovato un loro punto di riferimento dove rifornirsi. Durante l’intervento dei militari il giovane ha frettolosamente tentato di disfarsi delle varie confezioni di stupefacenti, ma grazie all’intervento di Nox un pastore tedesco, in forza al Comando Compagnia di Chieti che è riuscito – tra gli aghi di pino – a fiutare tutte e 50 le bustine di droga tempestivamente recuperate: rinvenute 28 dosi di hashish per complessivi 40 grammi e 140 circa di marijuana, tutta suddivisa in bustine di varie pesature, pronta per lo spaccio. Sono stati complessivamente identificati e denunciati in stato di libertà altri quattro richiedenti protezione internazionale tutti del Gambia, domiciliati presso le strutture ricettive di Alba Adriatica, Martinsicuro e Tortoreto. Nel corso delle relative perquisizioni personali e domiciliari rinvenuti e sequestrati complessivamente ulteriore grammi 20 di stupefacenti Hashish e Marijuana. Nella circostanza segnalati alla prefettura 5 giovani acquirenti.
Sono in corso ulteriori e più approfondite indagini per stabilire la provenienza degli stupefacenti ed accertare il ruolo del nigeriano se risulta un semplice pusher ovvero se è inserito in un più ampio contesto criminale ed ha in mano la gestione dello spaccio in questa fetta di provincia. Con l’operazione in disamina è stato inferto un duro colpo alla fiorente attività di spaccio di droghe leggere che aveva preso piede sotto la pineta grazie alla maggiore concentrazione di cittadini che nel periodo estivo affollano questa località a vocazione turistica.