Depositato il ricorso della Procura di Chieti alla sentenza di primo grado sul duplice omicidio di Ortona. Chiesto l’aggravamento all’ergastolo della condanna a Francesco Marfisi.
L’uomo il 13 aprile 2017 uccise in pochi minuti la moglie Letizia Primiterra con 26 coltellate e l’amica di lei Laura Pezzella con altri 52 colpi letali. Nella sentenza di primo grado furono escluse le aggravanti della premeditazione e della crudeltà, condannando l’omicida a 30 anni di reclusioni. Di tutt’altro avviso le tesi del pm Gianfranco Ciani espressa anche nel ricorso: Marfisi congegnò in ben quattro mesi il suo piano omicida, avendone peraltro già rivelato i propositi ai figli e ad altre persone. La Procura contesta anche, nel ricorso, che non sia stata riconosciuta la crudeltà, visto il numero delle coltellate. Nella sentenza si sottolineò invece che furono letali già i primi fendenti dell’assassino. Tesi sulle quali ora dovrà pronunciarsi il processo d’appello.