Tanti comuni, istituzioni e cittadini hanno risposto all’appello del WWF anche in Abruzzo per l’ora della Terra.
Il 27 marzo 2021, alle 20:30 ora locale, 192 Paesi in tutto il mondo hanno partecipato alla nuova edizione dell’Ora della Terra – Earth Hour, la più grande mobilitazione globale del WWF per il clima, che invita a spegnere le luci per un’ora come gesto simbolico per contrastare la crisi climatica. Leader, celebrità, artisti, associazioni, imprese e milioni di cittadini in ogni parte del globo, ieri hanno fatto sentire la propria voce per il Pianeta, al grido di “Speak up for Nature”, diventando protagonisti dell’edizione di Earth Hour più seguita di sempre, con 6.7 miliardi di impression (numero stimato di visualizzazioni) a livello globale sui social media e altre piattaforme. #EarthHour e gli altri hashtag correlati hanno fatto tendenza in 42 paesi su Twitter e sulla ricerca di Google. Seppur con limitato accesso e possibilità di aggregazione, molti monumenti iconici nel mondo hanno spento le loro luci alle ore 20.30 locali: l’Olympic Bird’s Nest Stadium a Beijing, le Petronas Towers a Kuala Lumpur, il London Eye, la Torre Eiffel, lo Skytree di Tokyo, il Cremlino, il Victoria Harbour di Hong Kong, la Porta di Brandeburgo a Berlino, la Basilica di San Pietro e il Colosseo a Roma, il palazzo della regina Rova di Antananarivo in Madagascar, l’Acropoli di Atene, l’UAP-Old Mutual Towers a Nairobi, il Sydney Opera House, le Cascate del Niagara, il grattacielo Taipei 101 e i meravigliosi giardini sulla baia di Singapore.
Solo in Italia ben 315 comuni hanno spento le luci dei loro monumenti, mentre sui canali social del WWF andava in onda una maratona con contributi di artisti. E anche quest’anno l’Abruzzo è stata protagonista con tante adesioni.
Innanzitutto un particolare ringraziamento a Mauro Baiocco, Roberto Di Donato e Fabrizio Medori, tre artisti abruzzesi che hanno realizzato una clip per l’Ora della Terra con un breve monologo tratto da un discorso di Greta Thumberg e la canzone “Eppure soffia” di Pierangelo Bertoli. Hanno poi aderito tanti comuni abruzzesi, a partire dai quattro capoluoghi di provincia, spegnendo le luci di strade, piazze e monumenti: Alba Adriatica, Altino, Anversa degli Abruzzi, Atri, Casoli, Chieti, Città Sant’Angelo, Colonnella, Corropoli, Cortino, Fara San Martino, Fossacesia, Isola del Gran Sasso, L’Aquila, Lanciano, Martinsicuro, Montorio al Vomano, Mosciano Sant’Angelo, Ocre, Orsogna, Ortona, Penna Sant’Andrea, Pescara, Pineto, Rapino, San Giovanni Teatino, San Martino sulla Marrucina, Sant’Eusanio del Sangro, Sant’Omero, Spoltore, Teramo, Tollo, Torano Nuovo, Torricella Sicura, Torre de’ Passeri, Tortoreto, Vasto.
Adesioni anche da tutte le principali aree naturali protette presenti in regione: Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, Parco Nazionale della Maiella, Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, Area Marina Protetta Torre del Cerrano e Parco Regionale Sirente-Velino.
Altrettanto importanti le adesioni del Museo Universitario di Chieti, dell’Istituto Comprensivo “G. D’Annunzio” e dell’Istituto Comprensivo “Don Milani” entrambi di Lanciano, della Pro-loco di Fagnano Alto, del Centro di Educazione all’Ambiente “Monti della Laga” di Cortino e delle Guide del Borsacchio.
“Ora dobbiamo fare in modo che anche in Abruzzo lo spirito che ha unito miliardi di persone nel mondo si concretizzi”, dichiara Filomena Ricci, delegato regionale del WWF Abruzzo. “I cittadini chiedono maggiori impegni per la tutela ambientale e la lotta ai cambiamenti climatici e allora dobbiamo fare subito azioni concrete anche a livello locale. Come WWF rilanciamo le nostre richieste di creare nuove aree naturali protette e rafforzare quelle esistenti (altro che tagliare il Parco regionale Sirente-Velino), adottare modelli di mobilità sostenibili che ci allontanino dalla dipendenza dalle fonti fossili, tutelare le specie iconiche della nostra regione dal Fratino sulla costa all’Orso bruno marsicano sulle montagne, avviare un grande progetto di educazione ambientale che avvicini ancora di più i giovani (ma anche i meno giovani) alle tematiche ambientali”.